Quando gli Sforza erano Signori di Milano ( 1400/1500) succedeva anche questo.
Un registro del 1463, con Francesco Sforza Signore ci informa che al Castello Sforzesco il personale di servizio è formato da 120 camerieri, 54 servi, 69 ragazzi, 8 cocchieri, 25 stallieri, 6 cuochi, due sguatteri, vari apparecchiatori di tavole, 1 cantiniere, 1 mulattiere. Vi sono poi fornai, barbieri, sarti, calzolai, 18 maggiordomi, 22 falconieri, 3 addetti agli sparvieri, alcuni credenzieri, 2 medici, 1 speziale, 1 cappellano e poi cantori, musici, addetti alla cancelleria, 4 dame e sedici damigelle al servizio della duchessa, 45 addetti alla cura dei principi e delle principesse e 26 addetti alla loro educazione.
Quando muore Francesco Sforza l’8 marzo 1466 il figlio Galeazzo Maria è a Parigi come inviato del padre, parte al galoppo travestito da prete perchè deve attraversare la Savoia e potrebbe essere catturato. Arriva a Milano in dodici giorni.
Divenuto Signore di Milano non sarà inferiore al padre quanto a sfoggio di servitu’. Dovendosi recare a Firenze avrà un seguito di 40 camerieri, 50 cavalli, 100 mule con selle dorate, 12 carri con drappi d’oro e d’argento, oltre a, per i cortigiani, 2000 cavalli e 200 muli coperti di damasco e 1000 cani da caccia.
Ma fa anche molto per la sua città, tra l’altro, facendo una nuova pavimentazione delle strade e imponendo a ogni cittadino di pulire, almeno una volta alla settimana, la parte di strada davanti alla propria abitazione. E rende navigabile il canale Martesana da Milano a Pavia, allora molti trasporti avvenivano sull’acqua.
Vi erano molti ospedali a Milano, molti con il nome di un santo o di una santa ed anche ospedali specializzati, San Simpliciano per i dementi, San Vincenzo per i tignosi, Sant’Antonio per i lebbrosi e Santa Caterina per le donne.
Sin dal dodicesimo secolo vi erano gli ospedali del Brolio e di San Celso che si occupavano anhe dei bambini esposti (abbandonati dalla madre alla nascita) che venivano allattati da nutrici e dopo diciotto mesi affidati a nutrici esterne controllate da ispettori, due volte l’anno, per assicurarsi che si occupassero come dovuto degli infanti che, dopo cinque sei anni, se le nutrici non avessero voluto tenerli, venivano riaffidati all’ospedale per darli in adozione.
(Storia di Milano di Franco Fava)
Personaggio anomalo, anche per quei tempi, fu la figlia illegittima di Galeazzo Maria, Caterina Sforza (1463-1509). Abbastanza colta, grintosa, guerriera, tre mariti, attiva in vari travagli politici e bellici. Fu anche Signora di Imola e Forli’ delle quali, ad un certo punto, vollero impadronirsi dei congiurati costringendola ad asseragliarsi nella rocca di Ravaldino dentro Forli’. I congiurati minacciarono di uccidere i suoi sei figli se non si fosse arresa, ma la Caterina apparve sugli spalti e si alzo’ la sottana urlando : fatelo pure ho qui lo stampo per farne degli altri. Non li uccisero.
Gli Sforza persero il potere anche grazie ai Francesi chiamati in Italia da Ludovico il Moro, dando inizio alla conquista straniera di una parte del Norditalia che duro’ fino al Risorgimento, dato che dopo i Francesi vennero gli Spagnoli e poi gli Austroungarici.
I Francesi non piacquero ai Milanesi e si capisce perchè. Oltre ad essere divenuti padroni non si comportavano bene. Scrisse lo storico e cronista Marin Sanudo :
« Et franzesi sono sporca zente…il re manza solo senza pirem (forchetta)…..in castello essere gran sporcheria…. pissano in le camere, cacano in corte et in sala…. »
Ettore Falconieri
twitter@falconierettore
Inserisci i tuoi commenti su - The Web Park Speaker's Corner su facebook
|