Quando la realtà umilia la fantasia. Gennaio 1943, spedizione italiana in Russia, ritirata tragica delle truppe italiane con freddo polare e neve. Molti soldati perdono il contatto con il grosso delle truppe, in parte accerchiate, e camminano al limite della sopravvivenza nella disperata speranza di salvarsi. E’ quasi notte, due soldati e un caporale, quasi congelati, vedono un lume poco lontano, un’isba russa, e, nella tragica situazione in cui si trovano, osano bussare, entrano e vengono accolti anche se sono nemici. Nell’isba, un vecchio, una vecchia e una donna giovane che dorme con tre bambini. Si mettono vicino alla stufa e il vecchio dà loro qualcosa per rifocillarsi e della vodka. Poi i due soldati crollano in un sonno profondo, mentre il caporale con qualche parola russa che ha imparato parla un poco con il vecchio che lo guarda in silenzio. Ma… Vecchio : cavete le scarpe… Caporale : ma voi sè italian ? E il vecchio racconta che, cittadino dell’Austria, soldato nelle prima guerra mondiale, è stato mandato a combattere sul fronte russo, fatto prigioniero, mandato in Siberia e, quando liberato, si era avviato a piedi per tornare a casa, ma, a metà strada, aveva trovato lavoro, poi una donna ed era diventato un contadino russo. Caporale : in che paese siete nato sotto l’Austria ? Vecchio: nel Trentino, sono delle Giudicarie. E, scambiandosi ricordi e nomi di persone, i due scoprono di essere dello stesso paese. Vecchio : senti, toi, ascoltami, chi sei ? Caporale : sono Marco dei Longhi, la me mamma l’è la Margherita del Maso. Me pare l’era el Piero che è morto nella guerra del quattordici, quando sono nato. Il vecchio si alzo’, cammino’ verso la porta……tremava nelle mani e gli tremava la barba rossiccia. Tua madre, disse rauco, ti ha partorio quando ero al fronte, me lo scrisse nel marzo del sedici. Ricordo. Sei nato il due marzo del sedici. Ero in Volinia. Mi, Marco, son tu pare… Il giorno dopo attaccherà il cavallo alla slitta, nasconderà i tre soldati sotto il fieno e li porterà in salvo. (Tratto e sintetizzato da : «Ritorno sul Don» di Mario Rigoni Stern )    Ettore Falconieri    twitter@falconierettore    Inserisci i tuoi commenti su - The Web Park Speaker's Corner su facebook Tutta la verità sull'Italia in un Pamphlet che altri editori avrebbero voluto pubblicare ACQUISTA! Ettore Falconieri, genovese, operatore finanziario a Ginevra, ha collaborato in gioventù con Giovanni Ansaldo alla redazione de Il Mattino di Napoli. Ha pubblicato Il RITORNO DEI LUPI (Lombardi), una novella filosofica e ABBASSO I CHIERICI - Arringa di un incolto per una filosofia di tutti (Archinto). In I CHIERICI SIAMO NOI - Le religioni dovrebbero fare un passo indietro (SeBook ed Ex Libris - Simonelli Editore) Falconieri ritorna, sulle riflessioni già sviluppate nel precedente «ABBASSO I CHIERICI». Nel 2009 Ettore Falconieri firma un nuovo eBook/ExLibris: «Non ci siamo annoiati» (Simonelli), la saga di una grande famiglia italiana nell'arco di quattro generazioni.