Chi non imita è perduto Pare non sia ancora spiegato come fanno i branchi di pesci a muoversi tutti insieme, forse, uno o pochi iniziano un movimento e dopo una frazione di secondo, impercettibile all’occhio, seguono gli altri. Comportamenti simili hanno anche uccelli in volo. E anche gli umani che non pare se ne rendano conto, anche se il loro adeguamento ai cambiamenti di alcuni è piu’ lento e non istantaneo. È l’inconscio istinto di imitazione. Nella moda per esempio. Alcuni iniziano a portare jeans stracciati sulle ginocchia e tantissimi seguono, anche d’inverno, rassegnandosi ad avere ginocchia gelate. O, se uomini, abbandonano il cappello con le falde per una cuffia ormai di gran moda che, se piove, non protegge naso ed orecchie e consente sgocciolamenti che si infilano nel collo. Chi non è piu’ giovane ha assistito al veloce diffondersi, come saluto, del « salve » che era una formulazione del saluto piuttosto desueta e letteraria e che ora è molto comune. Come del « buona giornata » che, in parte, sostituisce ora il « buongiorno » che era un saluto mentre il buona giornata è un augurio, inesistente in passato. Ed è arrivato anche il battimani che si faceva solo come segno di apprezzamento a spettacoli, a discorsi e simili e che ora, non si sa come cio’ sia cominciato ed accettato da molti, viene fatto pure a funerali, anche se il chiasso di applausi non parrebbe consono per una cerimonia in sè silente. Ma c’è anche l’autoapplauso che si fa un artista mentre viene applaudito, chiaro segno che si autopiace molto. Applauso che si fa anche stendendo le mani sopra la testa, forse gesto scaramantico che allude al cielo. E c’è anche un qual progresso, da parte di molte persone anche per bene, nel citare in un modo o nell’altro gli organi sessuali, cosa che avrebbe causato la radiazione dal giro di amicizie chi lo avesse fatto tempo fa. Anche con l’invenzione di nuove parole, per esempio aggiungendo una esse al nome dell’organo sessuale femminile, parola che non si è ancora capito se indica fortuna o sfortuna. Mentre il levare un braccio in alto è diventato cenno di ringraziamento, per esempio del pedone verso l’automobilista che si è fermato prima delle striscie pedonali. Panta reis dicevano i Greci, tutto evolve e l’evoluzione avviene quando i piu’ si adeguano al cambiamento sia per istinto di imitazione, sia per convinzione. Succede anche nel popolo che ha creato la piu’ lunga civiltà a storia d’uomo conosciuta, che è fiero delle proprie tradizioni ed è il piu’ numeroso del mondo, il Cinese. Una volta, nelle grandi adunate politiche e riunioni di partito, erano tutti abbigliati con una specie di divisa, ora, dal capo dello stato in giu’, trionfano le cravatte con abbigliamenti occidentali. Che stranezza !    Ettore Falconieri    twitter@falconierettore    Inserisci i tuoi commenti su - The Web Park Speaker's Corner su facebook Tutta la verità sull'Italia in un Pamphlet che altri editori avrebbero voluto pubblicare ACQUISTA! Ettore Falconieri, genovese, operatore finanziario a Ginevra, ha collaborato in gioventù con Giovanni Ansaldo alla redazione de Il Mattino di Napoli. Ha pubblicato Il RITORNO DEI LUPI (Lombardi), una novella filosofica e ABBASSO I CHIERICI - Arringa di un incolto per una filosofia di tutti (Archinto). In I CHIERICI SIAMO NOI - Le religioni dovrebbero fare un passo indietro (SeBook ed Ex Libris - Simonelli Editore) Falconieri ritorna, sulle riflessioni già sviluppate nel precedente «ABBASSO I CHIERICI». Nel 2009 Ettore Falconieri firma un nuovo eBook/ExLibris: «Non ci siamo annoiati» (Simonelli), la saga di una grande famiglia italiana nell'arco di quattro generazioni.