Occidente svegliati!
I valori dell’occidente cristiano sono anche quelli che, dopo travagli di secoli, hanno prodotto le democrazie. Quelle organizzazioni della società che, a storia d’uomo conosciuta, hanno dato ad esseri umani più libertà, diritti, tolleranza, legalità, meno infelicità. Ed anche più benessere economico. E’ quindi comportamento conseguente di chi crede in quei valori di darsi da fare affinché essi trovino dimora anche in altri stati per consentire ai loro cittadini una vita migliore.
E quel darsi da fare ha fatto sì che dalla fine dell’ultima guerra mondiale il numero delle democrazie nel mondo è aumentato e, qua e là, sta ancora aumentando pur tra tanti travagli e difficoltà. Travagli e difficoltà che sono notevoli per motivi religiosi, più che altrove, nei paesi islamici, dove, almeno per il momento, gli sforzi delle democrazie, costati molto in uomini e soldi, non hanno avuto successo.
Una pagina di storia si è ora compiuta e l’occidente può anche stare a guardare, ma non può voltarsi dall’altra parte di fronte a tanti crimini e barbarie che vengono commessi in nome di una, fraintesa, religione.
Assistiamo ad eccidi di esseri umani perchè professano una diversa interpretazione della stessa religione o perché sono cristiani. Al plagio anche di adolescenti che vengono riempiti di esplosivo e fatti saltare in aria con le loro vittime. All’uccisione di prigionieri che si arrendono. A scuole fatte esplodere o allieve mitragliate perché vogliono studiare. A distruzioni di costruzioni ed opere d’arte del lontano passato.
A stragi senza senso in luoghi pubblici per il solo gusto di ammazzare. A donne lapidate per motivi sessuali, oltre che umiliate e trattate come esseri inferiori
A prese in ostaggio ed anche uccisione di uomini e donne membri di organizzazioni umanitarie che fanno solo del bene.
Tutti questi sono atti di una barbarie inaudita, sono una retrocessione della civiltà, sono il ritorno ad un mondo feroce e senza leggi che disprezza la vita altrui e le altrui diversità. Gli artefici e gli ispiratori di questi comportamenti sono subominidi allo stato animale.
Il mondo delle democrazie non può, non deve limitarsi a prenderne atto. Deve alzare la voce, deve additare simili barbarie al mondo intero e, anche a costo di sacrifici economici e politici, deve isolare in tutti i modi coloro che, direttamante od indirettamente, tollerano, se non incoraggiano segretamente, tali atti.
L’Islam genuino non ha nulla a che fare con essi e bisogna che i capi politici e religiosi dei paesi dove ciò avviene non facciano i pesci in barile e siano messi di fronte alle loro responsabilità.
Quanto a valori l’Onu è ormai gestita, a parte qualche timido vagito, come una burocrazia le cui prese di posizione sono il risultato di equilibrismi ed interessi politici dei vari stati membri, con la tragicomica situazione che anche l’ente che si occupa di diritti umani è spesso condizionato da stati che quei diritti calpestano ogni giorno. Ma sarebbe invece dovere del Segretario Generale alzare la voce e dire la verità nuda e cruda con quanto essa comporta.
E sarebbe certamente utile se, in mancanza della voce onusiana, i responsabili politici di alcune democrazie, per esempio europee e nordamericane, invitassero con gran clamore i capi di stato islamici ad una dichiarazione congiunta che condannasse tali barbarie commesse, a torto, in nome dell’Islam.
Ci sono in gioco anche tanti interessi economici, naturalmente, e qualche capo islamico potrebbe anche reagire male. Ma, come diceva il premio Nobel 1952 Albert Schweitzer: "Se ci asterremo dal dire cose che possano dispiacere a qualcuno non diremo mai la verità".
Ettore Falconieri
stakano@bluewin.ch
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