Troppi cavernicoli in politica
Indipendentemente da ogni convinzione politica, il comportamento e le affermazioni di troppi politicanti paiono gesti rozzi e suoni gutturali di uomini delle caverne. Non hanno capito che i tempi sono cambiati, che la situazione del mondo contemporaneo e dell’Italia è cambiata, che cittadine e cittadini si attendono soluzioni ai problemi del paese, non declamazioni vaghe, non il barricarsi nelle proprie obsolete trincee ideologiche, non la difesa ad oltranza del proprio partitino, della propria correntina che si muovono spesso come piccole aziende finanziate dal contribuente, che sventolano bandiere con slogan vecchi di decenni e superati dalla storia e che sono incapaci di proporre soluzioni concrete e di darsi da fare con le altre forze politiche per metterle in pratica.
E non le mettono in pratica perché la loro mentalità faziosa non riesce neppure ad immaginare, incapaci come sono di pensare in termini di interesse di tutta la nazione, che dovrebbero essere al servizio del paese e non dell’egoismo di parte e degli interessi della loro bottega. E dovrebbero ricordarsi ad ogni istante che se i loro partitini o correntini hanno preso qualche voto, essi, come uomini politici, non hanno preso neanche un voto dagli elettori perché così vuole la presente legge elettorale. Quindi, nei fatti, non rappresentano nessuno e per riscattarsi da quell’essere in una terra democratica di nessuno dovrebbero almeno rendersi utili al paese.
Poiché il paese vive un momento grave e difficile con tanti problemi che da anni non trovano soluzione, anche se la soluzione è nota a tutti, il minimo che ogni politico dovrebbe fare sarebbe quello di attivarsi affinchè la comunità politica trovi il consenso necessario per fare, per realizzare, per programmare con concretezza, anche trovando un compromesso con il proprio punto di vista.
Le convinzioni di ogni parte politica, se sincere e non condizionate da altri interessi, sono volte a risolvere i problemi nel miglior modo possibile ed è normale, congenito al processo democratico, che ogni parte politica sostenga che la sua proposta sia la migliore. Ma se la proposta dell’ uno o quella dell’altro con convinzioni diverse non trovano il consenso necessario per essere messe in pratica, il non risolvere i problemi, il rinviare, il perdersi in una continua ed assillante logorrea reciprocamente accusatoria è una offesa ai cittadini.
E’ loro dovere di mettersi d’accordo, di trovare un compromesso e di agire.
Succede in altre democrazie che forze politiche opposte, che si scontrano anche con estrema durezza come succede per esempio negli Stati Uniti, trovino in tempi brevi un accordo per superare un’ emergenza perche sanno che tale modo di agire è nell’interesse del paese del quale sono coscienti di essere servitori.
Allora, in questo difficile momento per l’Italia, tutti i politici dovrebbero sentire il dovere di non ostacolare l’unico governo possibile in questa emergenza anche costituzionale e, pur con le loro differenze, dare un contributo critico, ma non distruttivo, al governo stesso.
Ettore Falconieri
stakano@bluewin.ch
@ettorefalconier
Inserisci i tuoi commenti su - The Web Park Speaker's Corner su facebook
|
|