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Cattiverìe
Minime dall'Era del Provvisorio.  
di Ermanno Bartoli
Perché Cattiverìe?>>>
Reggio Emilia, 11 marzo 2007 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8- 9- 10- 11- 12- 13- 14- 15- 16- 17- 18- 19- 20- 21- 22- 23- 24- 25- 26- 27- 28- 29- 30- 31- 32- 33- 34- 35- 36- 37- 38- 39- 40- 41- 42- 43- 44- 45- 46
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Il coraggio di meravigliarsi ancora

   Un dipinto di Anna Pace

 

 

Siamo il Paese europeo con la più lunga storia di terrorismo interno.

Siamo il Paese che negli anni '70 e '80 ha vinto la gara tra i paesi del capitalismo occidentale per morti per droga in proporzione alla popolazione; abbiamo battuto di gran lunga Germania, Inghilterra e Francia.

Siamo l'UNICO Paese con una "strategia" di stragi eseguite per il solo motivo di distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica da altri pensieri.

Siamo il Paese del conflitto generazionale che ci è entrato ormai a pieno titolo nel DNA.

Siamo il Paese in cui chi evade il fisco è un furbo da invidiare e magari imitare... e non un LADRO. Mentre chi paga è un fesso, non uno che contribuisce al bene comune.

Siamo il Paese dove la mafia è un sistema, un regime, un modo di pensare pernicioso diffuso ormai a livello endemico e popolare.

Siamo il Paese dove il morto - ammazzato o per incidente sul lavoro - HA SEMPRE TORTO.

Siamo il Paese dove chi ammazza è come se conseguisse una laurea all'insegnamento.

Siamo il Paese dove non c'è soltanto il disprezzo per la vita, ma l'OSTENTAZIONE DEL VANTO DI TALE DISPREZZO.

Siamo il Paese dove si parla di concorrenza anche in ciò che dovrebbe rimanere rigorosamente pubblico come i servizi...

Eppure abbiamo ancora il coraggio di meravigliarci dell'Italia.

Una buona notizia
Finalmente, dopo anni di silenzio e sopportazione, i famigliari degli uomini della scorta di Aldo Moro assassinati dalle BR, si sono decisi ad alzare la voce nella persona della vedova dell'agente Ricci e hanno urlato il loro"Basta!" agli ex brigatisti in tivù. E' una gran gioia per me, nell'attesa di un più completo "Basta a tutti i criminali in tivù, sui libri e addirittura nelle scuole".

Oggi è un buon giorno.

Ermanno Bartoli
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Perché queste cattiverìe?
(con l'accento sulla i)
Secondo l'astrologia, nell'equinozio di primavera del 1998 si è entrati nell'era dell'acquario; da questa data il sole non sorgerebbe più nella costellazione dei Pesci, come da 2000 anni accadeva, ma in quella dell'Acquario. Per gli astrologi, entrare in tale era significherebbe mettere piede in un'epoca di nuovi fermenti positivi e si preparerebbe per il mondo un lungo periodo di nuovo amore e di nuove spinte propulsive alla crescita e al benessere di ognuno. Di contro, chi ha occhi per vedere sta assistendo ad un progressivo "imbarbarimento" dei rapporti sociali e fra le nazioni, con un incremento esponenziale di guerre, terrorismo, disagi, disperazione  e precarietà generale. Nei paesi progrediti si sta andando verso quel "Medioevo prossimo venturo" che il prof. Roberto Vacca descrisse magistralmente in un suo libro oltre vent'anni fa. Il lavoro non è più una certezza né un diritto, le famiglie stentano a crescere e a formarsi... anzi si sfaldano sempre più sotto la spinta di trasferimenti coatti, quasi sempre immotivati, di masse di lavoratori che pur di portare a casa la pagnotta si sobbarcano migrazioni che hanno quale unico risultato quello di distruggere i rapporti umani coi loro cari e il tessuto sociale più in generale... La cultura è in via di azzeramento. Il tutto sotto l'arroganza globalizzante e sempre più incontrastata dei potenti.
Secche e brevi, a volte ironiche, queste cattiverìe hanno l'intenzione empirica di aprire varchi per un confronto su quanto sta avvenendo e sull'avanzata travolgente di tanti disvalori. E se qualcuno obietterà che la carne al fuoco è troppa gli dirò che ha ragione... La carne al fuoco è troppa. Ma così sta andando il mondo. E chissà che a parlarne non si esca dall'empirismo delle intenzioni per entrare in qualcosa di costruttivo.

 

 


Ermanno Bartoli poeta e scrittore, è  fra i migliori talenti del panorama culturale italiano indipendente ovvero fuori dai giri e dai "giochi di famiglia" dell'industria culturale. Fa parte di quell'Altra Italia che sogna un mondo culturale in cui trionfi soltanto il talento. Ha firmato per i SeBook Simonelli electronic Book la raccolta di racconti Il Primo Libro di Barlow e la raccolta di versi Arroyo Grande e Quadri da Esposizione: ambedue  disponibili su eBooksItalia.com

 

 

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