Infine
è comparsa una donna vestita di nero
imbracciava un fucile
si è accovacciata prendendo la mira
verso un bambino che stava scappando
e gli ha sparato un colpo deciso alla schiena
uccidendolo.
E scuole e autobus e mercati
e tutti i luoghi deputati alle stragi
bambini massacrati come non mai
e bombardamenti
mondo globalizzato
in cui di globale c’è solo il male.
E le donne stuprate e uccise
e gli ostaggi e i civili
e poi ancora donne
e ancora bambini
e ancora donne e bambini,
e ancora bambini…
Su in alto c’è un sasso pelato
che forse ci guarda
e che una volta serviva i poeti.
(Luglio – 2005)