Cattiverìe
Minime dall'Era del Provvisorio. di
Ermanno Bartoli Rubrica ad aggiornamento settimanale
Perché
Cattiverìe?>>>
Reggio Emilia, 21 dicembre 2005
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Carissimi,
siamo ormai in pieno periodo natalizio, periodo durante il quale -
si dice - si è tutti quanti un po' più buoni. In reazione a ciò, io
conto invece questa volta di superarmi in cattiveria. E quale cattiverìa
più grande che quella di disobbedire al malessere, al "maledettismo" e
al nichilismo imperanti in Italia da decenni tanto da dominare
trasversalmente, nell'ordine: nonni, figli e nipoti? Per una volta,
anche se il mondo sta andando malissimo, ecco delle frasi su cui
veramente riflettere... Sono di miei carissimi e illustrissimi
amici. Ci conto che vi dicano qualcosa.
° "Nessun uomo è un'isola, da solo in se stesso. Ogni uomo è un tratto di continente, una parte del tutto. Se una
zolla viene asportata dal mare, l'Europa si fa più piccola, e la
stessa cosa accade a un promontorio, o alla dimora dei tuoi amici o
alla tua stessa. La morte di ogni uomo mi toglie qualcosa, poiché
sono un tutt'uno con l'umanità; e quindi non mandare mai a chiedere
per chi suona la campana: essa suona per te."
(John Donne)
° "Per me ogni centimetro cubo di spazio è un miracolo... E'
benvenuto ogni organo e ogni mio atteggiamento... Neppure un
centimetro, neppure la particella di un centimetro sono prive di
valore..."
(Walt Whitman)
° "Non conosciamo mai la nostra altezza / finché non ci chiedono di
alzarci / e allora se fedeli al progetto / la nostra misura tocca i
cieli -
L'Eroismo che recitiamo / sarebbe una cosa normale / se non
falciassimo i cubiti / per paura di essere un Re"
(Emily Dickinson)
° "In quasi ogni stagione dell'anno vi sono dei giorni, in questo
nostro clima, nei quali il mondo sembra toccare il vertice della sua
perfezione; in cui l'aria, i corpi celesti, la terra compongono una
sola armonia, quasi che la natura volesse mostrarsi indulgente verso
tutto ciò che da essa è nato..."
(Ralph Waldo Emerson)
° "Che esista il diavolo, puro spirito invisibile, non può fare più
problema dell'esistenza di Dio e degli angeli."
(Albino Luciani)
° "Il cane nella chiesa / staccato dal gruppo di fedeli, / dalla
navata centrale / scodinzola soddisfatto / all'omelia del prete."
(Ermanno Bartoli)
° "C'è un fungo commestibile che cresce sulle pareti. E' viola, di
un viola rossastro, e ha un gusto fresco e dolce. Lo si raccoglie
nelle fenditure."
(Margaret St. Clair)
BUON NATALE A TUTTI VOI E AI VOSTRI CARI!
Ermanno Bartoli
Perché queste cattiverìe? (con l'accento sulla i)
Secondo l'astrologia, nell'equinozio di primavera del 1998 si è
entrati nell'era dell'acquario; da questa data il sole non
sorgerebbe più nella costellazione dei Pesci, come da 2000 anni
accadeva, ma in quella dell'Acquario. Per gli astrologi, entrare
in tale era significherebbe mettere piede in un'epoca di nuovi
fermenti positivi e si preparerebbe per il mondo un lungo
periodo di nuovo amore e di nuove spinte propulsive alla
crescita e al benessere di ognuno. Di contro, chi ha occhi per
vedere sta assistendo ad un progressivo "imbarbarimento" dei
rapporti sociali e fra le nazioni, con un incremento
esponenziale di guerre, terrorismo, disagi, disperazione e
precarietà generale. Nei paesi progrediti si sta andando verso
quel "Medioevo prossimo venturo" che il prof. Roberto Vacca
descrisse magistralmente in un suo libro oltre vent'anni fa. Il
lavoro non è più una certezza né un diritto, le famiglie
stentano a crescere e a formarsi... anzi si sfaldano sempre più
sotto la spinta di trasferimenti coatti, quasi sempre
immotivati, di masse di lavoratori che pur di portare a casa la
pagnotta si sobbarcano migrazioni che hanno quale unico
risultato quello di distruggere i rapporti umani coi loro cari e
il tessuto sociale più in generale... La cultura è in via di
azzeramento. Il tutto sotto l'arroganza globalizzante e sempre
più incontrastata dei potenti.
Secche e brevi, a volte ironiche, queste cattiverìe hanno
l'intenzione empirica di aprire varchi per un confronto su
quanto sta avvenendo e sull'avanzata travolgente di tanti
disvalori. E se qualcuno obietterà che la carne al fuoco è
troppa gli dirò che ha ragione... La carne al fuoco è troppa. Ma
così sta andando il mondo. E chissà che a parlarne non si esca
dall'empirismo delle intenzioni per entrare in qualcosa di
costruttivo.
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