Cattiverìe
Minime dall'Era del Provvisorio. di
Ermanno Bartoli Rubrica ad aggiornamento settimanale
Perché
Cattiverìe?>>>
Reggio Emilia, 22 agosto 2005
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di Maria Santini
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Speciale "Merito e rispetto delle persone"
° Negli ultimi tempi, anche i più
accaniti sostenitori di un egualitarismo di maniera che è causa di
appiattimento e di stallo della società in termini di creatività, e
perciò di vivibilità, si stanno arrendendo all'idea che è preferibile
curare le differenze e i valori anziché perseguire un'uguaglianza che -
se sacrosanta nei diritti e nei doveri - non lo è affatto nelle
capacità, nelle peculiarità e tanto meno nelle onestà di ognuno. Ciò
significa che si sta riscoprendo un antico concetto: quello della
meritocrazia. Perseguire una società meritocratica (convengo che la
parola non è bella), cioè fare in modo che le persone possano esprimersi
ed essere messe in condizione di agire a seconda dei propri meriti e
capacità, è... non il rimedio a qualcosa, ma la via migliore per tentare
di costruire almeno uno dei mondi migliori possibili. Robert Frost,
poeta americano democratico e di sinistra, e perciò in certo qual modo
populista, ebbe a dire: "Sono contrario agli amalgama che appiattiscono
tutto; l'uomo è un essere con grandi potenzialità, e io voglio che venga
fuori la crema".
° E' molto grave e pericoloso far
credere a una persona mediocre di essere un genio, ma è ancor più grave
e pericoloso svilire una persona geniale al punto da portarla a perdere
la stima di sé e ritenersi una nullità. Nel primo caso si può ottenere
un pallone gonfiato che può fare il danno che può fare un pallone
gonfiato (danno nella maggior parte dei casi, sopportazione delle loro
arie a parte, prossimo allo zero); nel secondo caso si ottiene la morte
interiore di un individuo e l'annullamento di una personalità che
potrebbe avere tanto da offrire. Pensate quale perdita e quale danno...
se alcuni degli individui che hanno contribuito alla crescita
dell'umanità avessero finito col considerarsi, a causa di forti
pressioni esterne, dei cretini.
° Detesto i palloni gonfiati, ma
detesto ancor più la vista di un individuo che cammina mesto, rasentando
i muri, per paura di disturbare.
° La differenza fra abilità e genio sta nel
cuore, e nel fare proprio (anche in maniera inconscia) l'assunto di quel
tale che disse: "Se il bene che vi prefiggete di fare passa troppo
vicino al male è meglio non farlo".
Ermanno Bartoli
Perché queste cattiverìe? (con l'accento sulla i)
Secondo l'astrologia, nell'equinozio di primavera del 1998 si è
entrati nell'era dell'acquario; da questa data il sole non
sorgerebbe più nella costellazione dei Pesci, come da 2000 anni
accadeva, ma in quella dell'Acquario. Per gli astrologi, entrare
in tale era significherebbe mettere piede in un'epoca di nuovi
fermenti positivi e si preparerebbe per il mondo un lungo
periodo di nuovo amore e di nuove spinte propulsive alla
crescita e al benessere di ognuno. Di contro, chi ha occhi per
vedere sta assistendo ad un progressivo "imbarbarimento" dei
rapporti sociali e fra le nazioni, con un incremento
esponenziale di guerre, terrorismo, disagi, disperazione e
precarietà generale. Nei paesi progrediti si sta andando verso
quel "Medioevo prossimo venturo" che il prof. Roberto Vacca
descrisse magistralmente in un suo libro oltre vent'anni fa. Il
lavoro non è più una certezza né un diritto, le famiglie
stentano a crescere e a formarsi... anzi si sfaldano sempre più
sotto la spinta di trasferimenti coatti, quasi sempre
immotivati, di masse di lavoratori che pur di portare a casa la
pagnotta si sobbarcano migrazioni che hanno quale unico
risultato quello di distruggere i rapporti umani coi loro cari e
il tessuto sociale più in generale... La cultura è in via di
azzeramento. Il tutto sotto l'arroganza globalizzante e sempre
più incontrastata dei potenti.
Secche e brevi, a volte ironiche, queste cattiverìe hanno
l'intenzione empirica di aprire varchi per un confronto su
quanto sta avvenendo e sull'avanzata travolgente di tanti
disvalori. E se qualcuno obietterà che la carne al fuoco è
troppa gli dirò che ha ragione... La carne al fuoco è troppa. Ma
così sta andando il mondo. E chissà che a parlarne non si esca
dall'empirismo delle intenzioni per entrare in qualcosa di
costruttivo.
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