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Cattiverìe di Ermanno Bartoli - 6 febbraio 2005
Minime dall'Era del Provvisorio. Rubrica ad aggiornamento settimanale
1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8- 9- 10 - 

In SeBook: Il Primo Libro di Barlow - Arroyo Grande
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Perché queste cattiverìe (con l'accento sulla i)?
Secondo l'astrologia, nell'equinozio di primavera del 1998 si è entrati nell'era dell'acquario; da questa data il sole non sorgerebbe più nella costellazione dei Pesci, come da 2000 anni accadeva, ma in quella dell'Acquario. Per gli astrologi, entrare in tale era significherebbe mettere piede in un'epoca di nuovi fermenti positivi e si preparerebbe per il mondo un lungo periodo di nuovo amore e di nuove spinte propulsive alla crescita e al benessere di ognuno. Di contro, chi ha occhi per vedere sta assistendo ad un progressivo "imbarbarimento" dei rapporti sociali e fra le nazioni, con un incremento esponenziale di guerre, terrorismo, disagi, disperazione  e precarietà generale. Nei paesi progrediti si sta andando verso quel "Medioevo prossimo venturo" che il prof. Roberto Vacca descrisse magistralmente in un suo libro oltre vent'anni fa. Il lavoro non è più una certezza né un diritto, le famiglie stentano a crescere e a formarsi... anzi si sfaldano sempre più sotto la spinta di trasferimenti coatti, quasi sempre immotivati, di masse di lavoratori che pur di portare a casa la pagnotta si sobbarcano migrazioni che hanno quale unico risultato quello di distruggere i rapporti umani coi loro cari e il tessuto sociale più in generale... La cultura è in via di azzeramento. Il tutto sotto l'arroganza globalizzante e sempre più incontrastata dei potenti.
Secche e brevi, a volte ironiche, queste cattiverìe hanno l'intenzione empirica di aprire varchi per un confronto su quanto sta avvenendo e sull'avanzata travolgente di tanti disvalori. E se qualcuno obietterà che la carne al fuoco è troppa gli dirò che ha ragione... La carne al fuoco è troppa. Ma così sta andando il mondo. E chissà che a parlarne non si esca dall'empirismo delle intenzioni per entrare in qualcosa di costruttivo.

 

 

 

 

 

 

 

Ermanno Bartoli
poeta e scrittore,
è uno dei migliori talenti
del panorama culturale italiano indipendente ovvero fuori dai giri
e dai "giochi di famiglia" dell'industria culturale. Fa parte
di quell'Altra Italia che sogna
un mondo culturale in cui
trionfi soltanto il talento.
Ha firmato per i SeBook
Simonelli electronic Book
la raccolta di racconti
Il Primo Libro di Barlow
e la raccolta di versi
Arroyo Grande.
Ambedue i SeBook sono disponibili su eBooksItalia.com


Le Cattiverìe di questa settimana: 6 febbraio 2005 

- "La vita correndo"
Appena sveglia, la gazzella comincia a correre; sa che deve sfuggire al leone se vuole sopravvivere.
Appena sveglio, il leone comincia a correre; sa che deve catturare la gazzella se vuole sfamarsi e quindi sopravvivere.
Appena sveglio, l'uomo comincia a correre; sa che... niente! E' soltanto la frenesia del rincoglionito.

- "Pubblico ludibrio e dintorni"
A quarant'anni suonati lo presero e lo processarono per via del suo sorriso. La pena comminatagli fu di quattrocento "frustrazioni" sulla pubblica piazza.

- "Sulle pene"
Le pene si dividono grossomodo in tre categorie: le inevitabili, le evitabili e le evitabilissime. Le più terribili sono le terze.

- Per oltre vent'anni il peccato più grave in Italia è stato la sanità mentale. E la cosa si vede.

- Il progresso e la crescita di una persona vanno per estensione, non per profondità. Mentre il cammino in superficie ed estensione arricchisce, la profondità esasperata snerva e "introttolisce".

- "Ovvio?"
Tutto ciò ch'è umanamente possibile, è possibile per l'uomo.

- "Collaborazione"
I malvagi ci mettono niente ad aggregarsi; è il bene che trova sempre tremila miliardi di distinguo.

- "Conseguenze"
Se Dio ci ha fatti a sua immagine e somiglianza, chi dipinge l'essere umano a colpi di sterco e fango allora bestemmia.

- "Il tappabuchi"
(su certe scelte editoriali)
«Questo qua non è per niente originale; non ha nulla da dire o quasi; non aggiunge nulla e nulla toglie; come scrittore è un dozzinale; è vecchio come il cucco anche se usa un linguaggio pitturato d'avanguardia; quando hai finito di leggerlo ti rimane niente; emoziona quanto il russare di uno che ha mangiato troppo... Come tappabuchi è l'ideale. Pubblichiamolo»
«E dopo il tappabuchi?»
«Avanti con un altro tappabuchi.»

- "Ritorno a casa"
Ah, il buon ritorno a casa! La dolce voce che ti accoglie appena varcata la soglia!...
«Ti sembra questa l'ora di tornare, pezzo di deficiente?»

Ermanno Bartoli

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