- Cultura è innanzi tutto ciò che un individuo o un popolo pensano di sé.
- "Tutta colpa della tivù?"
La tivù sul banco degli imputati. La tivù vista come principale colpevole
del degrado culturale e mentale in Italia. La tivù dei reality-show e dei
talk da strapazzo... la tivù spazzatura delle cose indecenti e di certi
personaggi inguardabili che fanno audience... dei messaggi negativi e
diseducativi dai quali proteggere i nostri figli... Come non essere
d'accordo? Certo che ce ne sarebbe da dire, ma... E la scuola?... Che dire
della scuola? Forse che la scuola non crea pensiero e modi di concepire la
vita? Andando a monte, se guardiamo alla scuola ed alla editoria ad esso
legata ci accorgiamo che spesso essa ci propone ed esalta valori umanamente
non proprio condivisibili (negli anni '80 un Ministro della Pubblica
Istruzione denunciò quei contenuti e ci rimise il posto); per non dire di
certi autori imposti, ai quali, per contenuti e a volte per comportamenti in
vita, solo un pazzo darebbe il coltello a tavola per tagliare la carne... Un
pazzo, o uno che poi esce velocemente dalla stanza.
- Ci sono persone che si sono fatte da sole... E in alcune si vede!
- "Predica di qua, razzola di là"
Autorità, uomini di cultura e popolo fanno (giustamente) un gran dire di
leggi razziali ignobili ed inumane, e di conseguenti atrocità inenarrabili;
parlano di memoria e affermano che si deve fare in modo che ciò non accada
MAI PIU'... e poi l'unico filosofo rifilato alle masse in decine di
pubblicazioni l'anno si chiama Friedrich Nietzsche (Novalis dov'è?).
Autorità ed eccetera che fanno un gran parlare contro la droga e le
dipendenze, e poi negli scaffali della poesia, per quel poco che contengono,
ti ritrovi sempre e in bella evidenza i soliti due-tre poeti "maledetti" che
hanno fatto della propaganda alle droghe come fonte sublime di ispirazione
il vessillo per le loro gesta.
Ma andiamo!...
- In Italia il diritto di leggere non contempla certi grandi autori italiani
e stranieri pervicacemente ignorati.
- "... e qualcosa non va, qualcosa manca, in chi vuol far tacere uno che
canta"
Sono le ultime strofe di una poesia di Robert Frost, il poeta di J.F.K....
Ma Robert Frost in Italia è pubblicato col contagocce. Forse che il poeta di
J.F.K. in Italia non venderebbe? O c'è qualcosa nella sua messaggeria che dà
fastidio?
- "Via Mazzini"
Via Mazzini. Il titolo è esatto. Via Mazzini e tutte le sue idee... Mazzini
ignorato, quando non offeso. E poi ipocritamente gli si dedicano vie,
piazze, viali. E meno male che il Presidente Ciampi lo ha riscoperto,
indicandone il grande valore umanista e letterario.
- "Il Romanticismo in Italia"
Questo è un buon titolo per un romanzo di fantascienza.
- "Niente di trascendentale"
Parlando di cose non eccezionali si usa spesso la formula "Niente di
trascendentale". Ma la Trascendenza dov'è? E c'è qualcuno in Italia che
conosce e apprezza il movimento trascendentalista americano di Emerson,
Thoreau, Whitman ecc.? Forse qualcuno c'è, ma non ha voce.
- "Sul significato delle parole"
Un arrogante è spesso visto come uno che non ha peli sulla lingua (mentre
invece è quasi sempre uno che non ha rispetto e non ne merita). Un uomo
rispettoso, che pensa prima di parlare, è visto come un pavido... Un mite
come un vigliacco... Un umile come un senza-palle... Un prevaricatore come
uno che sa il fatto suo.
Non sarebbe il caso di fondare un Movimento per la Tutela del Dizionario?
Ermanno Bartoli