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IL MANIFESTO di Carlo Federico

SECONDA PARTE

Ricchi di tutto il mondo, unitevi!

13.

 

Sveglia, amici! Svegliamoci. E ridiamo. Ridete e l'universo riderà con voi. Quanto sono buffi i luoghi comuni, i semi del comune sentire. Essi condannano l'Individualismo, mentre noi non vediamo altra strada per scrutare noi stessi e migliorarci. Possiamo capire questa scelta dei marxisti, che probabilmente preferivano una mandria da sospingere a individui con cui ragionare personalmente. Ma le Autorità Spirituali! Come possono dimenticare la base del loro insegnamento atttraverso i secoli, ognuno di noi giudicato dal suo comportamento individuale... non dovrebbe ogni persona essere tenuta responsabile delle proprie azioni (e portarne le conseguenze)? Hmm. Un'idea simile era stata riproposta da Maggie Thatcher e perciò è, ehm, un po' scorretta politicamente? Come può il nostro pianeta sperare qualcosa da schemi in cui l'individuo che si preoccupa di sé stesso è considerato una minaccia? Dovremmo riporre la nostra fiducia in strutture organizzate per il baliatico di individui irreggimentati? Qualche sorta di nuova burocrazia inventata per far bene e, naturalmente, disinteressata? Ci sia concesso di sghignazzare, amici. Siamo avviati ad accettare forzatamente nuovi tipi di eccessi burocratici, un bene di cui molti Paesi già hanno sovrabbondanza? Potrei raccontare tante barzellette sulla burocrazia statale italiana, così istupidente che avrebbe già da tempo mandato a picco una nazione di individui meno furbi, resilienti e deviantemente ingegnosi.
E che dire del Consumismo? Un'altra parola che finisce in "ismo" da condannare. Il divertente è, che è una parola vuota. Consumismo non significa nulla, non esiste. Esiste una grande folla di consumatori, ed essi hanno il sacrosanto diritto di scegliere i migliori broccoli, pagnotte, carta igienica e pannoloni al miglior prezzo possibile, e questa è la ragione per cui esiste la concorrenza di mercato. State cercando di condannare il libero mercato e la concorrenza sotto il nome Consumismo? Perché? Lo scopo e il merito dell'economia di mercato è il miglior modo di servire gli interessi dei consumatori. In effetti, l'economia di mercato non esiste per la comodità e convenienza di chi produce. I produttori devono sudare e qualche volta dovrebbero soffrire per distribuire ai consumatori i migliori beni e servizi al prezzo migliore. Giacché i produttori in questa fine di millennio sono visti (con qualche grano di ragione) come pollutori dell'ambiente, licenziatori di poveri diavoli e riempitori delle proprie tasche, c'è il pericolo che questa reazione anti-imprenditori diventi anche anti-libero-mercato. Ma che c'entra questo con la sciocchezza Consumismo? O forse con quell'ismo alludono a «consumatori che indulgono nell'adorazione della propria capacità di comprare»? Questo è adorare il Vitello d'Oro, e Questo dovrebbe essere il nome proprio per le argomentazioni delle Autorità Spirituali.

(13.Continua)