la
Bacheca Virtuale
di Silvano
Calzini
n. 1 -
2 -
3
-
4
-
5
-
6
-
7 -
8
-
9
-
10
-
11 -
12
-
13
-
14
-
15
-
16
-
17
-
18
-
19
-
20
-
21
-
22
-
23
-
24
-
25
-
26
-
27
-
28
-
29
-
30
-
31
-
32
-
33
-
34
-
35
- 36
Quando leggere è un piacere e una autentica passione
Milano,
12 settembre 2006
William Demby: un americano a Roma
Nato a Pittsburgh nel 1922, Wiliam Demby arriva
in Italia con la divisa dell'esercito americano durante la Seconda guerra
mondiale. È nero, appassionato di jazz, si interessa di pittura, e si
innamora dell'Italia e di Roma. Intanto si congeda dall'esercito, torna
negli Stati Uniti e si laurea. Ma nel 1947 decide di tornare nel nostro
Paese portandosi dietro solo qualche vestito e il suo clarinetto. Ha 75
dollari in tasca e una vaga idea di studiare storia dell'arte. Tra una
passeggiata e l'altra con i suoi amici pittori tra i colori e i quartieri di
Roma si mette a scrivere un romanzo, "Festa a Beetlecreek", che verrà
pubblicato nel 1950 dalla Mondadori nella collana della Medusa, tradotto da
Fernanda Pivano. Introvabile oggi nelle librerie, consiglio a tutti di
andare a cercarlo sulle bancarelle di uno dei mercatini del libro usato che
ci sono in molte città. Ne vale la pena.
è la storia di un bianco che vive nel quartiere nero di Beetlecreek, un
paesotto del West Virginia, e di un ragazzo nero. La storia di due anime
solitarie alla disperata ricerca di un rapporto umano che dia un significato
alla loro vita, del loro tentativo di amicizia che inevitabilmente si
scontra con le barriere mentali e i codici sociali di una piccola comunità e
che è destinato a finire in modo tragico.
Un libro molto bello che al momento della sua uscita venne definito "Un atto
d'accusa contro il provincialismo e il fondamentalismo" e che impose Demby
come una voce nuova e diversa nel mondo della letteratura afro-americana.
Forse anche troppo diversa perché, più che alla polemica sociale e razziale,
Demby è interessato all'aspetto esistenziale e psicologico, rifuggendo per
sua stessa ammissione da ogni forma di provincialismo etnico. Per Demby non
esiste uno specifico problema dei neri, ma la necessità di rompere con le
diffidenze, gli odi e le paure da una parte e dall'altra: nella sua visione
il problema razziale è una questione prima spirituale e poi materiale. In
un'intervista ha dichiarato: "Ho sempre pensato che uno scrittore nero
avesse lo stesso tipo di mentalità di qualunque altro scrittore di qualsiasi
epoca. E che può creare qualunque mondo voglia immaginare".
Gran bel personaggio questo William Demby. Ha vissuto a Roma per
moltissimi anni, lavorando come sceneggiatore e traduttore in inglese dei
film dei maggiori registi italiani, Antonioni, Visconti, Fellini, e tra
l'altro collaborando come aiuto-regista con Rossellini alla realizzazione di
"Europa 51". Si è sposato con la scrittrice italiana Lucia Drudi e ha avuto
un figlio, apprezzato musicista. Nel 1969 è tornato negli Stati Uniti per
insegnare all'Università di New York fino al 1989, e poi ha continuato a
dividersi tra l'America e l'Italia, dove ha creato un'associazione culturale
per ricordare la moglie scomparsa qualche anno fa.
Probabilmente proprio questa sorta di doppia identità culturale, americana e
italiana, insieme alla sua visione del tutto personale della questione
razziale, ha fatto sì che la figura di Demby rimanesse un po' isolata e ai
margini nel panorama della letteratura americana.
Demby ha pubblicato altri romanzi, ma "Festa a Beetlecreek" rimane
il più conosciuto e apprezzato. Forse perché come ha detto lui stesso
qualche anno fa: "è un libro sull'assenza di simmetria nei rapporti umani,
sull'imperfezione della giustizia, sulla tragica inesorabilità della
disumanità dell'uomo verso l'uomo". E questi sono temi attuali oggi come
ieri e che fanno di un libro un grande libro.
Silvano Calzini Hai Qualche Commento da Fare? Inseriscilo tu stesso in
The Web Park Speaker's Corner
>>
Ti piacciono queste pagine? Vuoi sostenere
L'ISTRICE, questo spazio on line tutto e sempre dalla parte della cultura? Puoi farlo
acquistando contrassegno i libri
Simonelli Editore
(basta una
e-mail e non
paghi mai, in Italia, le spese postali se l'ordine è di almeno 10 euro) oppure, direttamente on line,
i
SeBook, i SimonellielectronicBook,
l'Economica On Line
e la loro versione in volume, stampata su richiesta: gli
Ex Libris, i
Libri su Misura.
|