L'ISTRICE

Guarda le VideoConversazioni di Luciano Simonelli: Clicca Qui >>>
Quando le notizie pungono


Le Rubriche


 
Sommario
Libri
SeBook
Ex Libris
Dialettando.com
Home Page Simonel
The Web Park Speaker's Corner
   
 


di memoria, cultura e molto altro...      Ravenna, 19 Marzo 2011



<<< NOVITÀ
Clicca Qui per Scaricare le Prime 15 Pagine di “Assaggio” del Libro «Una Canzone al Giorno»
n.1  2  3  4   5  6  7  8  9  10  11  12  13  14  15  16  17  18  19  20  21  22  23  24  25  26  27  28  29  30  31  32  33  34  35  36  37  38  39  40  41  42  43  44  45  46  47  48  49  50  51  52  53  54  55  56  57  58  59  60  61  62  63  64  65  66  67  68  69  70  71  72  73  74  75  76  77  78  79  80  81  82  83  84  85  86  87  88  89  90  91  92  93  94  95  96  97  98  99  100  101  102  103  104  105  106  107  108  109  110  111  112  113  114  115  116  117  118  119  120  121  122  123  124  125  126  127  128  129  130  131  132  133  134  135  136  137  138  140  141  142  143  144  145  146  147  148  149  150  151  152  153  154  155  156  157  158  159  160  161  162  163  164  165  166  167  168  169  170  171  172  173  174  175  176  177  178  179  180  181  182  183  184  185  186  187  188  189  190  191  192  193  194  195  196  197  198  199  200  201  202  203  204  205  206  207  208  209  210  211  212  213  214  215  216  217  218  219  220  221  222  223  224  225  226  227  228  229  230  231  232  233  234  235  236  237  238  239  240  241  242  243  244  245  246  247  248  249  250  251  252  253  254  255  256  257  258  259  260  261 262 263  264  265  266  267  268  269  270  271  272  273  274  275  276  277  278  279  280  281  282  283  284  285  286  287  288  289  290  291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303   304


Ti sei perso una cosa...Le VideoConversazioni di Luciano Simonelli. Se hai un collegamento ADSL, Guardale



Franco Gàbici è Premio Guidarello di Giornalismo.

La Giornata
Mondiale
del "p greco"


  Il 14 marzo è stato dichiarato giornata mondiale del “pi greco”, il famoso tre e quattordici col quale ci siamo divertiti fin da bambini per calcolare la lunghezza della circonferenza conoscendo il diametro. Ricordo che mia zia Quinta aveva preso il coperchio di una pentola e lo aveva misurato con il metro da sarta che usava mia madre. Poi mi disse, adesso misura il diametro e moltiplicalo per 3.14. Grande! Quella moltiplicazione dava come risultato proprio la lunghezza della circonferenza. Ma cosa diavolo era questo misterioso e fantastico 3.14? Lo chiamavano anche “pi greco” e più avanti negli anni ho imparato che la scelta della “p” per battezzare questo numero derivava dal fatto che era la prima lettera della parola “perimetros”, che in greco sta pressappoco per “misura attorno”.
Un numero magico, come magica era la matematica. E pure misterioso, come dimostra questo aneddoto realmente accaduto che mi ha raccontato l’ingegner Adalberto Gulli, già dirigente dell’Eni. Mi disse che quando a Ravenna fu impiantata l’Anic, furono inviati sul posto dei tecnici per addestrare le maestranze e durante una delle lezioni teoriche si insegnò agli operai il calcolo dell’area della sezione di un tubo che, essendo circolare, chiamava inevitabilmente in causa il mitico “3.14”. Se volete calcolare l’area di una sezione, disse il “professore”, dovete moltiplicare per se stesso il raggio e poi moltiplicate il tutto per 3.14. Chiaro? Chiarissimo. Ma evidentemente fra le maestranze c’era qualcuno votato all’approfondimento che pretendeva qualcosa di più e così questo tale chiese al “professore” cosa fosse mai questo “3,14” e il tecnico gli rispose: “Mah, non saprei. È un numero che me lo ha dato la direzione centrale!”. Straordinario!
Ma perché il 14 marzo è stato adottato come “Pi Day”? Beh, provate a scrivere la data secondo la convenzione anglosassone e ve ne renderete subito conto. Gli anglosassoni, con la loro mania di anteporre il mese alla data del giorno, anziché scrivere “14 marzo” scrivono infatti 3.14 e così un bel giorno al fisico americano Larry Shaw venne la bella idea di dichiarare questa giornata “Pi Day”. Tutto questo accadeva nel 1988 e Shaw venne immediatamente insignito del titolo onorifico di “Principe del Pi Greco”.
Quel giorno il “pi greco” venne solennemente celebrato nell’Exploratorium di San Francisco con un girotondo rigidamente circolare per ricordare l’intima connessione fra il numero magico 3.14 e la circonferenza.
Il 14 marzo, dunque, in quasi tutti i Dipartimenti di matematica del globo si è festeggiato il “pi greco” e dal momento che si può scrivere anche 3.1415 alcuni lo hanno festeggiato alle ore 15!
Il “pi greco” è uno di quei numeri che i matematici hanno definito “trascendentali” e in effetti un po’ di trascendenza deve esserci nel suo dna perché i decimali di questo numero non finiscono mai (come del resto succede anche per altri numeri) ma ciononostante molti si sono divertiti a calcolarli non certo con l’intenzione di contarli tutti perché sarebbe come contare i granelli di sabbia di una spiaggia senza fine ma per vedere di rintracciare qualche curiosità in questa sequela infinita. E invece non è stato trovato un bel niente.
Nel 1973 si arrivò a determinare il primo milione di cifre decimali e a compiere l’impresa fu un computer che lavorò per un giorno intero. Passano sedici anni e un potente calcolatore dell’IBM arriva al miliardo. Alla fine del 2009 l’informatico francese Fabrice Ballard arrivò a calcolare quasi 3 mila miliardi di decimali facendo lavorare un computer per 121 giorni, ma nell’agosto dello scorso anno l’ingegnere giapponese Shigeru Kondo ha raggiunto i 5 mila miliardi di decimali utilizzando un software creato dallo studente americano Alexander Yee. L’impresa è stata riconosciuta dal Guinness dei Primati. Ma Kondo, non soddisfatto della sua fatica, sta già lavorando per raggiungere, entro la prossima estate, i 10 mila miliardi di decimali.
Ma le stravaganze, come gli esami di De Filippo, non finiscono mai e Akira Haraguchi, un ingegnere giapponese in pensione, si è guadagnato una certa notorietà proprio grazie al “pi greco”. Come si legge in “Wikipedia”, questo ingegnere, nato nel 1946, probabilmente ha voluto dimostrare che anche il cervello umano è una macchina speciale e così il 3 ottobre del 2006, a sessant’anni, ha recitato a memoria le prime 100 mila cifre decimali del “pi greco”. Il suo “recital”, organizzato in una sala pubblica di Kisarazu, una città a est di Tokyo, è iniziato alle 9 del mattino e all’una e 28 del giorno dopo l’ingegnere tagliò il traguardo dei 100 mila decimali. Il tutto venne filmato e documentato.
L’ingegnere non recitò i numeri tutto d’un fiato, ma ogni due ore si concedeva una pausa di cinque minuti per rifocillarsi con gli “onigiri”, polpette composte di riso bianco con un ripieno vegetale o di pesce e avvolte da un alga essiccata.
Il “Guinness dei Primati”, però, non ha ancora riconosciuto l’impresa di questo ingegnere giapponese, ma continua, almeno per ora, a riconoscere il record di uno studente giapponese di 24 anni di nome Chao Lu che nel 2005 recitò 67.890 cifre del “pi greco” in 24 ore e 4 minuti.
E adesso leggete queste righe: “Ave o Roma, o madre gagliarda di latine virtù, che tanto luminoso splendore prodiga spargesti con la tua saggezza”. Se non trovate niente di strano, provate a contare una per una il numero delle lettere di ogni parola: 3, 1, 4, 1, 5, 9, 2, 6… Scoprirete così che dietro questa frase si nascondono in realtà i primi 19 decimali del nostro “pi greco” (3,1415926535897932384..). Tantissimi matematici si sono divertiti a comporre frasi di questo genere e fra tutte merita una particolare menzione il lavoro di una professoressa di matematica di Siracusa, di nome Maria Intagliata, che ha scritto un poemetto usando 999 parole e adottando lo stesso criterio.
Il suo pomemetto, dal titolo “Pi Greco in versi”, inzia così: “Sei, o cara e amata geometria, la poesia amica, del verso sinfonia. Proprietà antiche, costruite con la dea fantasia, sono eterne, se legate alla tua via…”.
Considerazione finale: questo scritto si compone di poco più di 6 mila battute. Se penso ai miliardi di decimali del “pi greco” mi viene freddo.

Franco Gàbici

Se hai un collegamento veloce ADSL clicca sulla freccia e guarda la VideoLettura delle pagine che Franco Gàbici dedica a “Nel Blu dipinto di Blu” di Domenico Modugno e Franco Migliacci nel suo “Una Canzone al Giorno”, il libro per “riascoltare” la colonna sonora dei favolosi Anni Sessanta.


















 

Simonelli Editore consiglia di leggere:
Una Canzone al Giorno  di Franco Gàbici
Gadda - Il dolore della cognizione  di Franco Gàbici
Basta una e-mail a ed@simonel.com per ricevere i due volumi comodamente a casa contrassegno.
<<<< NOVITÀ! - ORDINA SUBITO

Franco Gàbici (Ravenna, 22 maggio 1943). Laureato in fisica, è stato dal 1985 al 2008 direttore del Planetario e del Museo di scienze naturali di Ravenna. Giornalista pubblicista, collabora con articoli di scienza e costume ai quotidiani Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno - Avvenire. E' direttore responsabile della rivista Gnomonica e redattore di Nuova Civiltà delle Macchine. Presidente del comitato ravennate della "Dante Alighieri" è autore di numerosi saggi di storia locale ("Ravenna: cento anni di cinema", "Leopardi turista per caso"...), ha scritto "Didattica col Planetario" (La Nuova Italia, 1989) ed è autore dell'unica biografia di don Anacleto Bendazzi, considerato il più grande enigmista italiano ("Sulle rime del don", Ravenna, Essegì, 1996), "Gadda - Il dolore della cognizione" (Simonelli Editore, 2002; SeBook, 2004), "Buon Compleanno,ONLY YOU!" (Simonelli Editore, SeBook, 2005), Una Canzone al Giorno" (Simonelli Editore, 2007).



 


Franco Gabici

Diventa anche tu Amico

Diventa anche tu Amico

Guarda Le VideoConversazioni
di Luciano Simonelli

Su facebook
The Web Park
Speaker's Corner

PARTECIPA!
 .
 

Diventa anche tu Amico

Diventa anche tu Amico

Diventa anche tu Amico

Diventa anche tu Amico

 .
© Copyright Simonelli Editore - All the rights are worldwide reserved