L'ISTRICE

Guarda le VideoConversazioni di Luciano Simonelli: Clicca Qui >>>
Quando le notizie pungono


Le Rubriche


 
Sommario
Libri
SeBook
Ex Libris
Dialettando.com
Home Page Simonel
The Web Park Speaker's Corner
   
 


di memoria, cultura e molto altro...      Ravenna, 29 Giugno 2009



<<< NOVITÀ
Clicca Qui per Scaricare le Prime 15 Pagine di “Assaggio” del Libro «Una Canzone al Giorno»
n.1  2  3  4   5  6  7  8  9  10  11  12  13  14  15  16  17  18  19  20  21  22  23  24  25  26  27  28  29  30  31  32  33  34  35  36  37  38  39  40  41  42  43  44  45  46  47  48  49  50  51  52  53  54  55  56  57  58  59  60  61  62  63  64  65  66  67  68  69  70  71  72  73  74  75  76  77  78  79  80  81  82  83  84  85  86  87  88  89  90  91  92  93  94  95  96  97  98  99  100  101  102  103  104  105  106  107  108  109  110  111  112  113  114  115  116  117  118  119  120  121  122  123  124  125  126  127  128  129  130  131  132  133  134  135  136  137  138  140  141  142  143  144  145  146  147  148  149  150  151  152  153  154  155  156  157  158  159  160  161  162  163  164  165  166  167  168  169  170  171  172  173  174  175  176  177  178  179  180  181  182  183  184  185  186  187  188  189  190  191  192  193  194  195  196  197  198  199  200  201  202  203  204  205  206  207  208  209  210  211  212  213  214  215  216  217  218  219  220  221  222  223  224  225  226  227  228  229  230  231  232  233  234  235  236  237  238  239  240  241  242  243  244  245  246  247  248  249  250  251  252  253  254  255  256  257  258  259  260  261 262 263  264  265  266  267  268  269  270  271  272  273  274  275  276  277  278  279  280   281


Ti sei perso una cosa...Le VideoConversazioni di Luciano Simonelli. Se hai un collegamento ADSL, Guardale



Franco Gàbici è Premio Guidarello di Giornalismo.

 A Prato
 in cerca
 di Malaparte


  Da tempo avevo in mente di salire in cima alla collina Spazzavento nei pressi di Prato perché sapevo che lassù, dal 19 luglio 1961, riposa il grande Curzio (Malaparte, s'intende) che in Maledetti toscani aveva lasciato il suo testamento: “E vorrei avere la tomba lassù, in vetta allo Spazzavento, per poter sollevare il capo ogni tanto e sputare nella gora fredda del tramontano”.
  L’idea di scalare lo Spazzavento mi era frullata in testa perché qualche anno fa ero venuto a sapere che in occasione del cinquantenario della morte (1957-2007) era stata organizzata una sorta di fiaccolata fin lassù in omaggio allo scrittore.
  L’impresa (la mia, intendo dire), è però ignobilmente naufragata, forse perché abbiamo sbagliato approccio. Probabilmente ci saranno altre vie per salire, non lo nego, ma fatto sta che ci siamo incamminati, Romina ed io, per un sentiero molto ripido che correva in mezzo a una selva, che una bellissima giornata non riuscì a trasformarla in “oscura”. Però sembravamo davvero Dante e Virgilio e poteva completare l’allegoria anche l’incontro con le fiere perché di tanto in tanto lungo il percorso alcuni cartelli mettevano sul chi vive il viandante con la scritta: “Attenzione! Zona addestramento cani”.
  Dopo un’ora di cammino in quella selva selvaggia e aspra e forte e dopo aver sperimentato che in effetti ‘l piè fermo sempre era ‘l più basso, abbiamo perso la speranza de l’altezza e siamo tornati alla base anche perché non era facile continuare a salire con il “Meridiano” di Malaparte che pesava nella borsetta di Romina. L’idea, infatti, era quella di leggere, una volta giunti in cima al colle, qualche passo malapartiano ripetendo l’esperienza che già facemmo sul monte Tabor a Recanati quando Romina declamò l’Infinito di fronte agli interminati spazi e ai sovrumani silenzi al di là della siepe. Una roba da togliere il fiato, davvero. Ma il Tabor, purtroppo, non è Spazzavento e se non mi credete provate ad arrivare in cima (se mai ce la farete) poi mi saprete dire.
  In cima a una collina non ci si arriva di certo con l’automobile e questo lo sapevo, però io mi ero figurato un itinerario diverso. Pensavo che Prato avesse onorato il suo illustre figlio con una passeggiata letteraria degna del suo nome. Immaginavo, dunque, un sentiero in mezzo al bosco tutto costellato di letterarie “piazzole di sosta”, con panchine e pannelli che riportassero immagini e pensieri di Malaparte. Insomma, tu fai fatica a salire ma di tanto in tanto hai il conforto di Malaparte che ti segue e ti accompagna alleviandoti la fatica. E poi non sarebbe male aggiungere di tanto in tanto qualche cartello che dia indicazioni su quanta strada sia ancora da percorrere. Dentro ai supermercati a volte si incontrano cartelloni dove si vede un bel pallino rosso sotto al quale si legge la superflua indicazione “voi siete qui”. Se invece vi trovate in mezzo a un bosco, e dunque in una situazione in cui farebbe comodo avere il conforto di qualche coordinata, cartelli di questo genere non li troverete mai. Però mica si può sempre stare dentro a un Supermercato per leggere l’indicazione “voi siete qui”!

Se hai un collegamento veloce ADSL clicca sulla freccia e guarda la VideoConversazione su “Una Canzone al Giorno” per riascoltare la colonna sonora dei favolosi Anni Sessanta.
  Insomma, a farla breve, è stata proprio una bella delusione. L’unico segno malapartiano è un cartello sbiadito, posto ai piedi del colle, che racconta per sommi capi la vita dello scrittore. Al cartello, se proprio lo volete sapere, fa da sentinella un capace bidone per l’immondizia, che delizia della sua presenza quanti sono intenti alla sua lettura.
  Torno a dire che l’insuccesso della spedizione letteraria è da imputare alla mia disorganizzazione, ma se mai esiste un percorso alternativo per arrivare in cima allo Spazzavento (forse partendo da Cerreto) questo non è indicato da nessun cartello. In compenso, entrando in Prato, ho avvistato un bel cartello color marrone che segnala la pista ciclabile “Gino Bartali”. Per carità, non ho nulla da dire, anzi la cosa mi ha fatto piacere perché io da piccolo tifavo Bartali, che era nato nel millenovecentoquattordici come mia madre, però adesso che si parla tanto di par condicio non mi sarebbe dispiaciuto trovare cartelli che indicassero anche la via che conduce al Mausoleo di Malaparte. Siamo o non siamo un paese ricco di arte? E allora perché non istituire itinerari letterari che mettano assieme cultura e natura? E poi diamo ad essi l’opportuna pubblicità.
  Venite a Prato e godetevi questo bellissimo paesaggio insieme a Malaparte. Riscopriamo questo scrittore e mentre camminiamo verso la cima teniamo nel cuore le sue parole! Di lassù il panorama è di quelli che non si dimenticano. Lunghe file di ulivi che fanno selva: “Col viso appoggiato sulla tua spalla, sento stormire nelle tue vene l’albero dei sogni. Alzo gli occhi alla tua fronte bianca, all’incerto viso dove balena il mare. E giunge dalla selva d’olivi, nella notte ormai serena, il canto guerriero della cicala notturna” (L’albero vivo). Ma potrei andare avanti all’infinito con le citazioni. I Racconti di Malaparte sono straordinari ed è una vergogna che nessuno provveda a ristamparli. Ma questo è un altro discorso.

Franco Gàbici

Se hai un collegamento veloce ADSL clicca sulla freccia e guarda la VideoLettura delle pagine che Franco Gàbici dedica a “Nel Blu dipinto di Blu” di Domenico Modugno e Franco Migliacci nel suo “Una Canzone al Giorno”, il libro per “riascoltare” la colonna sonora dei favolosi Anni Sessanta.


















 

Simonelli Editore consiglia di leggere:
Una Canzone al Giorno  di Franco Gàbici
Gadda - Il dolore della cognizione  di Franco Gàbici
Basta una e-mail a ed@simonel.com per ricevere i due volumi comodamente a casa contrassegno.
<<<< NOVITÀ! - ORDINA SUBITO

Franco Gàbici (Ravenna, 22 maggio 1943). Laureato in fisica, è stato dal 1985 al 2008 direttore del Planetario e del Museo di scienze naturali di Ravenna. Giornalista pubblicista, collabora con articoli di scienza e costume ai quotidiani Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno - Avvenire. E' direttore responsabile della rivista Gnomonica e redattore di Nuova Civiltà delle Macchine. Presidente del comitato ravennate della "Dante Alighieri" è autore di numerosi saggi di storia locale ("Ravenna: cento anni di cinema", "Leopardi turista per caso"...), ha scritto "Didattica col Planetario" (La Nuova Italia, 1989) ed è autore dell'unica biografia di don Anacleto Bendazzi, considerato il più grande enigmista italiano ("Sulle rime del don", Ravenna, Essegì, 1996), "Gadda - Il dolore della cognizione" (Simonelli Editore, 2002; SeBook, 2004), "Buon Compleanno,ONLY YOU!" (Simonelli Editore, SeBook, 2005), Una Canzone al Giorno" (Simonelli Editore, 2007).



 
Ebook Reader 468 x 60La Nuova E(Ri)voluzione della Lettura


Franco Gabici

Su facebook
The eCulture World
by Simonelli Editore

Iscriviti
a questo Gruppo
di Conversazione

Google Gruppi
Iscriviti al NUOVO
The Web Park Speaker's Corner
di Simonelli Editore
Email:
Partecipa a questo gruppo

ebook readers 170x120

Guarda Le VideoConversazioni
di Luciano Simonelli

Google Gruppi
Iscriviti al NUOVO
The Web Park Speaker's Corner
di Simonelli Editore
Email:
Partecipa a questo gruppo
 .
 

 .
© Copyright Simonelli Editore - All the rights are worldwide reserved