L'ISTRICE

Guarda le VideoConversazioni di Luciano Simonelli: Clicca Qui >>>
Quando le notizie pungono


Le Rubriche


 
Sommario
Libri
SeBook
Ex Libris
Dialettando.com
Home Page Simonel
The Web Park Speaker's Corner
   
 


di memoria, cultura e molto altro...      Ravenna, 13 Febbraio 2008



<<< NOVITÀ
n.
1  2  3  4   5  6  7  8  9  10  11  12  13  14  15  16  17  18  19  20  21  22  23  24  25  26  27  28  29  30  31  32  33  34  35  36  37  38  39  40  41  42  43  44  45  46  47  48  49  50  51  52  53  54  55  56  57  58  59  60  61  62  63  64  65  66  67  68  69  70  71  72  73  74  75  76  77  78  79  80  81  82  83  84  85  86  87  88  89  90  91  92  93  94  95  96  97  98  99  100  101  102  103  104  105  106  107  108  109  110  111  112  113  114  115  116  117  118  119  120  121  122  123  124  125  126  127  128  129  130  131  132  133  134  135  136  137  138  140  141  142  143  144  145  146  147  148  149  150  151  152  153  154  155  156  157  158  159  160  161  162  163  164  165  166  167  168  169  170  171  172  173  174  175  176  177  178  179  180  181  182  183  184  185  186  187  188  189  190  191  192  193  194  195  196  197  198  199  200  201  202  203  204  205  206  207  208  209  210  211  212  213  214  215  216  217  218  219  220  221  222  223  224  225  226  227  228  229  230  231  232  233  234  235 236 237 238 239 240 241 242 243 244

Ti sei perso una cosa...Le VideoConversazioni di Luciano Simonelli. Se hai un collegamento ADSL, Guardale



CONGRATULAZIONI a Franco Gàbici: gli è stato assegnato il Premio Guidarello di Giornalismo.
  Vorrei essere
  trattato come
  Valentino Rossi...

  Sono andato a rileggermi i primi articoli della nostra costituzione perché in questi giorni sono stato assalito da fortissimi dubbi. Infatti non seguo molto le vicende della politica e non vorrei che mi avessero cambiato un articolo a mia insaputa. Il primo articolo è famosissimo («L'Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro»), ma è altrettanto famosa la battuta di Leo Longanesi secondo la quale «una repubblica fondata sul lavoro non aspira che al riposo».
Bene anche l'articolo 2 che garantisce i diritti. Ma sull'articolo 3 avrei qualcosa da obiettare. Vi si dice, infatti, che tutti i cittadini «sono eguali davanti alla legge» e si aggiunge «senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali». Insomma siamo tutti uguali. E invece non è vero niente perché, facciamo un caso, se ti chiami Valentino Rossi il fisco ti fa lo sconto, ti dà una bella manata sulla spalla e chiude il libro.
Credo che sia dovere di tutti pagare le tasse e ricordo che mio padre diceva che lui sarebbe stato ben felice di pagare molte tasse perché pagare molto significa avere molti soldi. Chi ha molto, dunque, deve pagare molto e se si scopre che non ha pagato quanto invece doveva pagare, si deve pretendere che paghi tutto fino all'ultimo centesimo e poi magari gli si fa anche la multa.

Se hai un collegamento veloce ADSL clicca sulla freccia e guarda la VideoConversazione su “Una Canzone al Giorno” per riascoltare la colonna sonora dei favolosi Anni Sessanta.
Chi, invece, è famoso, ha un trattamento tutto particolare e non credo che in materia di tasse, dove tutto è fiscale alla ennesima potenza, ci sia una legge che stabilisca dei privilegi. E come se non bastasse al prode Valentino è stato pure riservato uno spazio al tiggì.
Ho provato a ribaltare la frittata e mi sono immaginato evasore. Implacabile immagino la mazzata del fisco al quale, però, potrei rispondere in questo modo:
Spettabile Fisco. In risposta alla sua richiesta di pagare le tasse che mi vengono contestate faccio presente che lo scrivente è persona abbastanza conosciuta e stimata e che ogni settimana scrive una "Bollicina" per divertire i propri lettori. Recentemente sono pure stato insignito di un importante premio giornalistico. La informo altresì che con Raccomandata R.R. ho fatto una richiesta al direttore dei telegiornali nazionali della nostra Rai per ottenere, gratis ovviamente, un breve spot per darmi la possibilità di spiegare al popolo italiano la mia posizione. Confidando in una sua comprensione, voglia gradire i miei più cordiali saluti.
Ovviamente la mia raccomandata alla Rai non avrebbe nessuna risposta (essendo la raccomandata di un non raccomandato!) mentre il Fisco, dopo avermi chiesto in maniera garbata se per caso non fossi matto, gentilmente mi risponderebbe rifiutando la mia richiesta.
Ma io non demorderei e prenderei di nuovo carta penna e calamaio e ribatterei:
Mi risulta che a V.R. avete fatto uno sconto sostanzioso;.
Risposta del Fisco:
Ma lui è V.R. e lei, invece, non è nessuno.
Conclusione: non è vero che la legge sia uguale per tutti e pertanto bisogna modificare l'articolo 3 della Costituzione e aggiungere che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge a meno che non si tratti di cittadini particolarmente famosi (campioni sportivi, attori, personaggi televisivi, artisti in genere). In questo caso, infatti, sono previsti trattamenti di favore.
Così, dunque, si vive nel nostro beneamato paese e aveva ragione Sergio Endrigo quando cantava:
Noi siamo nati in un dolce paese
dove chi sbaglia non paga le spese
dove chi grida più forte ha ragione
tanto c'è il Sole, e c'è il mare blu.

Fantastico! Ma adesso la gente ha ben altro per la testa.
Preoccupata per la crisi di governo? Macché. Non vede l'ora che arrivi il sospirato Festival della canzone, che terrà occupata per una settimana intera il primo programma, come se cinquanta e passa milioni di italiani fossero tutti quanti interessati all'evento.
Io, però, mi chiamo fuori.
Sono anni che non guardo il festival e vivo beatamente felice. Sarebbe bello che tutti gli italiani, in quella settimana, non accendessero la televisione. Sarebbe una dimostrazione di intelligenza. E invece... Mah.
Penso però con un certo fastidio che se è vero che tutte le nostre trasmissioni televisive viaggiano nello spazio alla velocità della luce, ciò significa che mandiamo in onda per tutto l'universo le nostre insulsaggini.
Vi immaginate se un alieno, su un pianeta lontano, captasse uno dei nostri tiggì, o il Festival di Sanremo, o il gioco dei soliti ignoti o il Grande fratello? Come ci giudicherebbe? Meglio non pensarci.
...Tanto c'è il sole, e c'è il mare blu.

Franco Gàbici

Qualche commento da fare? Parliamone su The Web Park Speaker's Corner
Vuoi scrivere a Franco Gàbici? Clicca qui

 

Simonelli Editore consiglia di leggere:
Una Canzone al Giorno  di Franco Gàbici
Gadda - Il dolore della cognizione  di Franco Gàbici
Basta una e-mail a ed@simonel.com per ricevere i due volumi comodamente a casa contrassegno.
<<<< NOVITÀ! - ORDINA SUBITO

Franco Gàbici (Ravenna, 22 maggio 1943). Laureato in fisica, è direttore del Planetario e del Museo di scienze naturali di Ravenna. Giornalista pubblicista, collabora con articoli di scienza e costume ai quotidiani Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno - Avvenire e all'inserto "Tuttoscienze" de La Stampa. E' presidente della sezione ravennate della "Dante Alighieri". Oltre a una ventina di saggi di storia locale ("Ravenna: cento anni di cinema", "Leopardi turista per caso"...), ha scritto "Didattica col Planetario" (La Nuova Italia, 1989) ed è autore dell'unica biografia di don Anacleto Bendazzi, considerato il più grande enigmista italiano ("Sulle rime del don", Ravenna, Essegì, 1996), "Gadda - Il dolore della cognizione" (Simonelli Editore, 2002; SeBook, 2004), "Buon Compleanno,ONLY YOU!" (Simonelli Editore, SeBook, 2005), Una Canzone al Giorno" (Simonelli Editore, 2007).



 


Franco Gabici

Guarda Le VideoConversazioni
di Luciano Simonelli

Sei una Banca o un imprenditore e vorresti fare un'intelligente sponsorizzazione culturale? Scrivici: ed@simonel.com
Noi qualche idea interessante ce l'abbiamo...
CLICCA QUI

 .
 

 .
 

© Copyright Simonelli Editore - All the rights are worldwide reserved