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di memoria, cultura e molto altro...

 

Rubrica ad aggiornamento settimanale

Ravenna, 5 luglio 2004

 

 

 

 

 

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"Secondo lei la Luna esiste
anche quando non la guardiamo?
"

La considerazione potrebbe sembrare banale, se non sciocca o priva di senso, ma uscita dalla bocca di Einstein assume un sapore tutto particolare e profondo perché...

La Luna è uno spettacolo sempre affascinante e questo mese di luglio ha un fascino tutto speciale perché ci offre ben due lune piene. La prima ha mostrato il suo bel faccione rotondo il 2 scorso e la prossima si presenterà nel nostro cielo il 31. Non so se questa circostanza abbia reconditi significati, ma quello che conta è che luglio, il mese omphalos dell’estate, sia caratterizzato dalla bellezza del plenilunio anche se questo, purtroppo, deve combattere non poco per farsi valere dal momento che l’invadente inquinamento luminoso la fa da padrone. A questo punto qualcuno potrà chiedersi cosa significhi omphalos e allora devo dirvi che il termine è tratto dal greco e significa ombelico, vale a dire quell’accessorio che da un po’ di anni a questa parte le ragazze amano mostrare urbi et orbi e decorare pure con orecchini. Con lo stesso termine è indicata la “Torre Martello”, luogo (o “topos”) famosissimo dell’Ulisse di Joyce.
Ma torniamo alla luna. L’importante è che sia presente nel nostro cielo con tutta la sua magia a inargentare le nostre notti. E mentre ammiravo il nostro satellite mi son venute alla mente alcune considerazioni di Einstein. Il grande fisico, mentre stava camminando dentro a un bellissimo plenilunio, chiese a un suo collaboratore “Secondo lei la Luna esiste anche quando non la guardiamo?”. La considerazione potrebbe sembrare banale, se non sciocca o priva di senso, ma uscita dalla bocca di Einstein assume un sapore tutto particolare e profondo perché con quella considerazione apparentemente paradossale Einstein intendeva porre sul tappeto uno dei problemi fondamentali della meccanica quantistica e in particolare il rapporto fra l’osservatore e il mondo esterno. E’ troppo caldo per addentrarci in discussioni di questo tipo, però quello che volevo dirvi è che bisogna prender sul serio anche le affermazioni più banali e a volte la scienza ha progredito proprio perché qualcuno si è preso la briga di dare risposte a domande ritenute sciocche o prive di senso.
E mentre osservo la luna penso anche che proprio in questo periodo la sonda Cassini-Huygens ha fatto centro e il fatto da rimarcare è che questa sonda fu lanciata nell’ottobre del 1997 e chi la lanciò fece pure una previsione basata sulle precise leggi della meccanica. Disse che la sonda sarebbe entrata in orbita attorno al pianeta Saturno il 1 luglio 2004 e in effetti ciò si è verificato puntualmente. Viviamo dunque in una realtà regolata da leggi fisiche perfette, che però sembrano funzionare solamente con le sonde spaziali. Treni, autobus, aerei, ai quali è dato di coprire distanze molto più brevi rispetto a quelle planetarie, sembrano invece appartenere a un mondo a sé dove si sa quando si parte ma non si sa quando si arriva. E tutto questo conferisce ai viaggi quel pizzico di imprevedibilità che li rende affascinanti. Pensate che noia salire su una sonda spaziale e avere in tasca un foglietto dove sono segnati tutti gli istanti del nostro viaggetto!
Ritornando a terra considero nuovamente la Luna e vi dico una cosa che probabilmente vi lascerà di stucco. Avete mai notato la Luna quando si alza sull’orizzonte? Sembra enorme. Mentre quando la Luna è alta sembra più piccola, non è vero? E invece le due Lune sono perfettamente uguali, ma gli astronomi sono destinati in eterno a non essere creduti. E invece è proprio così. Provate a misurare il suo diametro e vi accorgerete che il risultato della misura è sempre lo stesso. Si tratta di un effetto psicologico. Altro non so dirvi. Ma so di non essere creduto. Triste destino, quello degli astronomi quando parlano delle dimensioni apparenti della Luna.
Ma non guastiamoci la poesia della Luna con questi discorsi che riguardano il suo diametro. Certi discorsi fanno proprio venire la luna storta e ricordiamoci che questo non è il mese più adatto per questo genere di cose. Luglio ha due lune (piene) e due lune storte potrebbero essere pericolose.

Franco Gàbici


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Gadda - Il dolore della cognizione  di Franco Gàbici
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Franco Gàbici (Ravenna, 22 maggio 1943). Laureato in fisica, è direttore del Planetario e del Museo di scienze naturali di Ravenna. Giornalista pubblicista, collabora con articoli di scienza e costume ai quotidiani Il Resto del Carlino-La Nazione-Il Giorno, Avvenire e all'inserto "Tuttoscienze" de La Stampa. E' presidente della sezione ravennate della "Dante Alighieri".
Oltre a una ventina di saggi di storia locale ("Ravenna: cento anni di cinema", "Leopardi turista per caso"...), ha scritto "Didattica col Planetario" (La Nuova Italia, 1989) ed è autore dell'unica biografia di don Anacleto Bendazzi, considerato il più grande enigmista italiano ("Sulle rime del don", Ravenna, Essegì, 1996), "Gadda - Il dolore della cognizione" (Simonelli Editore, 2002) .


 

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