LEGGI i SeBook LEGGI
i SimonellielectronicBook
L'Economica On Line

L'Istrice | Internet&CoNewsDigest | eBookNewsDigest | Il Catalogo
Dialettando.com | Diario del '900 | The Web Park Speaker's Corner
Simonelli Editore Bookstore | i SeBook | Scarica il Catalogo |Home Page

 

la Bacheca Virtuale

di Silvano Calzini

n. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18
Clicca sul numero in rosso per leggere le altre puntate


Quando leggere è un piacere e una autentica passione


4 dicembre 2004

L'Inconsolabile Dagerman

Uno scrittore diverso, un uomo diverso, e prima di tutto un bambino diverso. Questo è stato Stig Dagerman (1923 – 1954), svedese, autore di quattro romanzi, racconti, drammi, poesie e morto suicida a soli trentun anni. Sì perché i bambini e gli adolescenti protagonisti della maggior parte delle sue storie non sono altro che la raffigurazione di Dagerman stesso, troppo presto consapevole di essere diverso dagli altri bambini, con una sensibilità esasperata e una profondità di analisi che lo porteranno a sperimentare sulla propria pelle il dolore e l’angoscia. I bambini dei suoi libri sono già disillusi, come e più degli adulti, senza più sogni, assillati dal proprio dramma a causa di una sensibilità che li porta a sentirsi sbagliati, quasi con il rimorso di vivere.
Già in vita Dagerman era un autore-culto in Svezia e negli altri Paesi scandinavi e tra il 1945 e il 1949 scrisse tutte le sue opere più intense e impegnative, ma la notorietà e la fama non erano pane per i suoi denti. Troppo intelligente per cadere nelle facili lusinghe, visse il successo come un nemico mortale, finì per sentirsi schiavo delle aspettative crescenti che lo circondavano e la sua vena creativa si prosciugò.
Il dramma di Dagerman è quello di una ferita precoce, di una frattura insanabile con la vita, l’incapacità di venire a patti con le sue mediocrità, la sua ingiustizia. L’abbandono da parte della madre quando era ancora in fasce marchierà per sempre il suo animo e lo spingerà a porsi in continuazione la domanda delle domande: perché? Come testimonia il suo romanzo più celebre “Bambino bruciato”, in cui Bengt, il ragazzo al centro della storia, è il simbolo di una sorta di rivolta esistenziale contro i limiti della condizione umana.
Dagerman per un breve periodo credette che la risposta alla sua domanda di giustizia fosse la politica, ma ci mise poco a capire che la scelta anarchica non era altro che una via senza uscita. Era un uomo e uno scrittore senza difese, niente lo poteva salvare dalla disperazione. L’innocenza era il suo male, ma nello stesso tempo era anche il suo bene più prezioso da difendere. Un luogo incontaminato, un cristallo purissimo che la volgarità della vita e della gente non poteva infangare.
Giustamente è stato definito “figlio di Kafka” per questa sua innocenza e per la sua disperata ricerca di un mondo puro e senza menzogne. Una coscienza inconsolabile che sa di non potere trovare pace né con la ragione né con la fede come testimonia l’incipit del suo testamento spirituale “Il nostro bisogno di consolazione”:
“Mi manca la fede e non potrò mai, quindi, essere un uomo, perché un uomo felice non può avere il timore che la propria vita sia solo un vagare insensato verso una morte certa. Non ho ereditato né un Dio né un punto fermo sulla terra da cui poter attirare l’attenzione di un Dio. Non ho ereditato nemmeno il ben celato furore dello scettico, il gusto del deserto del razionalista o l’ardente innocenza dell’ateo. Non oso dunque gettare pietre sulla donna che crede in cose di cui io dubito o sull’uomo che venera il suo dubbio come se non fosse anch’esso circondato dalle tenebre. Quelle pietre colpirebbero me stesso, perché di una cosa sono convinto: che il bisogno di consolazione che ha l’uomo non può essere soddisfatto”. <br> Questo è il punto centrale di tutta l’opera e della breve vita di Stig Dagerman: l’insanabile contraddizione tra il desiderio di essere felice e l’impossibilità di esserlo, tra il bisogno di essere liberi e le mille schiavitù dell’esistenza.
 

Silvano Calzini

Qualche altro lettore vuole inserire
in questa Bacheca Virtuale l'elenco personale
delle sue letture preferite, delle sue "cotte" letterarie?
Le sue riflessioni e "provocazioni" sugli autori più amati?
O, semplicemente, gli itinerari più originali e personali
per entrare nel mondo di un autore?
È il benvenuto. Invii il suo testo a ed@simonel.com


Ti piacciono queste pagine? Vuoi sostenere questo spazio on line tutto e sempre dalla parte della cultura? Puoi farlo acquistando contrassegno i libri Simonelli Editore (basta una e-mail) oppure, direttamente on line, i SeBook, i SimonellielectronicBook, l'Economica On Line.


 

 

 

© Copyright Simonelli Editore
Vietato copiare o linkare senza autorizzazione scritta.
You may not reproduce or create a link to this WebPage without our prior permission
.