L'Istrice | Internet&CoNewsDigest | eBookNewsDigest | Il Catalogo
Dialetti d'Italia | Diario del '900 | The Web Park Speaker's Corner
The Bookstore | BibliotecaOnLine | Home Page
 

la Bacheca Virtuale

di Silvano Calzini

n. 1 - 2 - 3 - 4
Clicca sul numero in rosso per leggere le altre puntate


Quando leggere è un piacere e una autentica passione


 


  Robert Walser: l'uomo che voleva diventare uno zero assoluto 

  In un mondo come quello di oggi dominato dal presenzialismo a tutti i costi, dalla facile indignazione e dalla protesta a buon mercato, leggere e conoscere lo scrittore svizzero Robert Walser vuol dire disintossicarsi dalla stupidità dilagante per entrare in regioni dello spirito dove soffia un vento forse gelido, ma tonificante e salutare, che ci può aiutare a conservare un minimo di dignità. 

Sto parlando di uno scrittore unico e di una personalità originalissima, non classificabile in nessun gruppo, in nessuna categoria o comunità. Un isolato cultore della riservatezza e della povertà che non ha mai alzato la voce o protestato; un uomo che ha fatto dell'assenza la sua religione e che si è nascosto nelle pieghe della vita per salvarsi l'anima. In apparenza Walser è stato uno sconfitto dalla vita, ma se si impara a conoscerlo un po' si capisce che quest'uomo mite e inerme ha combattuto una lotta titanica e probabilmente è uno dei pochi esseri umani che è riuscito a non farsi inghiottire da quell'ingranaggio infernale che ci stritola tutti, giono per giorno, ora per ora. I protagonisti dei suoi romanzi e delle sue prose brevi sono sempre dei servitori o dei perdigiorno che conducono un'esistenza insignificante, costretta nei limiti imposti da qualche entità superiore. Ma è proprio in questa subalternità il segreto. Solo mimetizzandosi in un ruolo anonimo è possibile salvaguardare il proprio io, non essere identificati dal potere e non cadere nella macina sociale.

Walser vede con grande lucidità il vuoto e il non senso della realtà ed è convinto che per preservare un minimo di identità sia necessario abdicare alla vita. L'unica via di salvezza è nella sconfitta. Da qui la sua ossessione del "servire". Dipendere da qualcuno o da qualcosa vuol dire rinunciare alla propria personalità, ma anche essere esentati dal partecipare all'orrore del mondo. La stessa biografia di Walser è una testimonianza di questa tecnica di sopravvivenza. Prima si è dato a mille mestieri: dall'apprendista in  banca nella natia Biel al commesso di libreria, dal copista al domestico; poi ha quasi scelto di entrare in manicomio. Infatti nel gennaio del 1929, quando Walser ha 50 anni, viene ricoverato in una clinica per malattie nervose di Berna. Da allora, per 27 anni, vivrà sempre in case di cura, in solitudine e rinunciando anche a scrivere. L'unico contatto con il mondo esterno saranno le lunghe passeggiate fatte in compagnia dell'amico Carl Seelig, che ci ha lasciato una toccante e preziosa testimonianza con il libro "Passeggiate con Robert Walser" (Adelphi) che consiglio vivamente a chi dovesse prendersi una cotta per Walser.

Nei lunghi anni di ricovero passava le giornate nella grande camerata con gli altri malati piegando sacchetti di carta, osservando scrupolosamente le regole dell'istituto e quando l'amico Seelig gli propose un trasferimento che migliorasse la sua situazione rifiutò in modo deciso. Non voleva avere privilegi né rientrare in contatto con il mondo e si proponeva soltanto di soddisfare quella che una volta definì come la sua massima aspirazione: "diventare uno zero assoluto".

La mattina di Natale del 1956 Robert Walser uscì da solo dall'istituto per una delle solite passeggiate. Qualche ora più tardi venne ritrovato morto in un pendio coperto di neve. Giaceva disteso con la testa un po' piegata, la bocca aperta e sul volto aveva un'espressione che assomigliava a un lieve sorriso.

Silvano Calzini

Qualche altro lettore vuole inserire
in questa Bacheca Virtuale l'elenco personale
delle sue letture preferite, delle sue "cotte" letterarie?
Le sue riflessioni e "provocazioni" sugli autori più amati?
O, semplicemente, gli itinerari più originali e personali
per entrare nel mondo di un autore?
È il benvenuto. Invii il suo testo a ed@simonel.com


Ti piacciono queste pagine? Vuoi sostenere questo spazio on line tutto e sempre dalla parte della cultura? Puoi farlo acquistando contrassegno i libri Simonelli Editore. Basta una e-mail.


 

 

 

© Copyright by Simonelli Editore
Vietato copiare o linkare senza autorizzazione
Any copy or link is forbidden without permission.