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Verona, 6 Ottobre 2019

Le innovazioni contro la “stagnazione secolare”?

    Le innovazioni chiave che saranno realizzate entro il 2030, produrranno grandi cambiamenti nelle nostre economie e società. L'evoluzione sistemica sarà costruita attorno a: robotica, bioscienze avanzate, trasformazione in codice del denaro, cybersicurezza e Big Data.
    Con il crescere dello spazio occupato dai robot, l'economia globale vivrà una vera e propria rivoluzione alimentata da una intelligenza artificiale e una capacità di apprendimento delle macchine tale da poter avere effetti sulla forza lavoro non meno importanti della rivoluzione agricola, industriale e digitale che l'hanno preceduta.
    Solo nei prossimi tre anni sarà necessario riqualificare 120 milioni di lavoratori nelle 12 principali economie del mondo in conseguenza dell'irruzione dell'intelligenza artificiale nei processi produttivi.

    Al tempo stesso, il processo spettacolare delle bioscienze assicurerà una vita più lunga e più sana di quanto sia mai stata. I profitti economici della robotica e delle scienze biomediche saranno distribuiti, però, in maniera asimmetrica, tra chi sarà in grado di creare e adottare queste innovazioni e chi probabilmente rimarrà ancora indietro. Di conseguenza, le società avranno sempre più bisogno di trovare nuovi modelli civili, culturali e politici per adattarsi senza produrre conflitti sociali devastanti.
    La codicizzazione del denaro trasformerà questa sfera tradizionalmente monopolio degli Stati e offrirà al classico uomo della strada, in qualsiasi parte del mondo, nuove opportunità di ricevere, conservare, spendere o trasferire denaro. Naturalmente, queste nuove opportunità accresceranno anche la capacità da parte di attori negativi di provocare danni ai singoli e danni sistemici all'economia internazionale.
    Come è noto i DATI sono la materia prima dell'età dell'informazione. Se la terra era la materia prima dell'era agricola e il ferro quella dell'era industriale, la materia prima dell'era dell'informazione sono i dati. INTERNET è diventato un oceano di informazioni caotiche, ammucchiate alla rinfusa, ma oggi c'è un modo per connettere queste informazioni e trarne fattori di conoscenza e di business. I BIG DATA sono in fase di transizione, da strumento destinato principalmente alla pubblicità mirata a strumento dalle ampie applicazioni in svariati settori da quelli aziendali a quelli per la soluzione di problemi sociali cronici. Il problema più critico della loro evoluzione sarà in futuro la capacità di immagazzinare i dati per non trovarci in un collo di bottiglia.
    La capacità di espansione che i Big Data apporteranno si scontrerà sicuramente con le limitazioni che la geopolitica imporrà al mercato globale, anche se finirà presto la parentesi Trumpiana.
    Lo scenario che si staglia di fronte a noi è pressappoco questo: le innovazioni industriali del futuro non solo saranno create dall'attuale struttura geopolitica, ma in poco tempo la trasformeranno. Se nel Ventesimo secolo lo spartiacque dominante tra sistemi politici e mercati correva lungo l'asse sinistra/destra, nel Ventunesimo lo spartiacque dominante è tra quelli che dispongono di modelli politici ed economici “aperti “ e quelli che ne hanno di “chiusi”. La nuova concorrenza e la necessità politica hanno creato una serie di modelli ibridi in tutto il mondo, ma quali saranno i mercati fonti future di crescita e di innovazioni sostenibili, e in che modo i leader dell'imprenditoria, della cultura e della politica potranno fare scelte informate su dove investire tempo e risorse, non è ancora dato sapere e prevedere.
    Non tutti ovviamente concordano che ciò che occorre a società, famiglie e individui per prosperare sia LA COMPETITIVITÀ. Però, possiamo dire, che tra i paesi e i business più innovativi del mondo sta emergendo un consenso culturale su come rafforzare nel modo migliore la propria risorsa più critica: la popolazione. E non c'è maggiore indicatore di una cultura innovativa dell'emancipazione delle donne. La piena integrazione – economica e politica – delle donne è il passo più importante che un paese o un'azienda possa compiere per incrementare la propria competitività. Quelle società che non sapranno liberarsi in fretta delle eredità culturali negative riguardanti il trattamento delle donne annegheranno travolte dalla prossima ondata di innovazioni. Già i paesi più retrivi del mondo si sono trovati esclusi dalle ondate di innovazione più recenti, e difficilmente saranno sede di future industrie e attività se non realizzeranno cambiamenti autentici. L'innovazione non si verifica in ambienti chiusi, il tasso di crescita che le nuove tecnologie sviluppano è sempre inferiore a quello precedente, tuttavia, le imprese innovative, le uniche che potranno tirarci fuori dalla stagnazione secolare, continueranno a tenersi alla larga da paesi inefficienti e illiberali che mantengono politiche di genere limitanti.

    Tommaso Basileo

























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