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n. 1 - 2 - 3 - 4 - Verona, 10 Giugno 2016

Voucher SÌ
o Voucher NO?

    Introdotti nel 2013 i Buoni Lavoro o Voucher avevano ed hanno lo scopo di regolarizzare gli impieghi lavorativi saltuari ed accessori caratterizzati da breve durata e discontinuità.
    UNA OPPORTUNITÀ PER TUTTI:
    I soggetti committenti (Imprenditori, professionisti, famiglie, Onlus, Enti Pubblici) che riescono a soddisfare legalmente le loro esigenze flessibili e discontinue senza essere costretti ad aprire “posizioni contrattuali”;
    I prestatori che studenti, pensionati, cassintegrati – in mobilità – in Mini Aspl, lavoratori part-time, extracomunitari con permesso di soggiorno, possono accedere a un mini-reddito anche integrativo completamente esentasse, senza però diritto alle prestazioni a sostegno del reddito (disoccupazione, maternità, malattia, assegni fam.) ma riconosciuto ai fini del diritto a pensione;
    Lo Stato, che realizza l'emersione di tanta parte di lavoro nero e determina per queste prestazioni finalmente una copertura previdenziale INPS e una assicurazione contro gli infortuni INAIL.
    L'impiego dei Voucher sta crescendo in modo esponenziale. Il fatto sta allarmando giustamente Sindacati e Governo perché non è chiaro se stia effettivamente e positivamente emergendo una enorme massa di lavoro accessorio e occasionale sommerso, mai dichiarato, e non regolarizzato, fino ad ora, per l'assenza di un adeguato strumento, oppure, l'impiego dei Buoni stia diventando un modo surrettizio per realizzare abusi e truffe a danno dei lavoratori, soprattutto, per mascherare rapporti di lavoro subordinati continuativi che non si possono in nessun caso regolare con i voucher.
    Nel primo trimestre 2016 sono stati venduti presso Poste, sportelli Bancari, Tabaccherie e per via Telematica ben 31,5 milioni di voucher di importo nominale da 10 Euro (costo di un'ora lavorativa) che diventano 7,50 Euro netti per il percettore. L'incremento è del +45,6% rispetto al primo trimestre del 2015 che si era assestato sui 21,6 milioni. Un salto notevole.
    I settori in cui risulta il maggior utilizzo dei voucher sono il Commercio, il Turismo, l'Agricoltura e i Servizi.Dai dati INPS si ricava che la platea dei lavoratori retribuiti con questo strumento si articola così: 400.000 sono privi di altre posizioni; 168.000 sono percettori di indennità di disoccupazione – mobilità – Mini Aspl; 281.000 sono lavoratori dipendenti e part-time; 97.000 sono pensionati.
    Il Governo conferma la volontà di mantenere i limiti di 7.000 Euro netti per la prestazione complessiva e di 2.000 Euro netti per la prestazione svolta per ogni singolo committente. Per l'Agricoltura si applica il solo limite complessivo per lavoratore di 7.000 Euro per attività stagionale effettuata da studenti, pensionati o cassintegrati. NON ERA E NON È POSSIBILE CHE IL COMMITTENTE DI PRESTAZIONE ACCESSORIA SIA ANCHE IL DATORE DI LAVORO A CONTRATTO.
    C'è la volontà comune di Sindacati e Governo, soprattutto, di superare la vecchia disciplina che permetteva ai committenti di comunicare l'avvenuta prestazione accessoria fino a 30 giorni dopo la sua esecuzione.
    Lo strumento di contrasto che il Governo ha individuato contro abusi e truffe è LA TRACCIABILITA' dei voucher. Si realizza pretendendo che minimo un'ora prima dell'inizio della prestazione lavorativa, con SMS o EMAIL, il committente dovrà comunicare alla sede territoriale dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro i dati identificativi (anagrafici e CF) del lavoratore, nonché luogo e durata dell'impiego accessorio. Le violazioni sono sanzionate pesantemente con multe da 400 a 2.400 Euro, per ciascuna omessa comunicazione.
    L'INPS, dal canto suo, ha stabilito (con una Circolare) che dal 2 Maggio 2016 i contributi di sua spettanza, sui Voucher, dovranno essere versati con mod. F24 ELIDE indicando la causale LACC = Lavoro occasionale accessorio.
    Qualcuno, troppo sbrigativamente, chiede la cancellazione tout court dei Voucher con il solito argomento che “in Italia non si può fare niente di buono e di nuovo” perché immediatamente emerge l'inganno e il marcio. Io credo invece che si debba fare in fretta a realizzare la correzione di rotta e sperimentarla seriamente con adeguati controlli e verifiche.

    Tommaso Basileo
























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