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LE PRIME DUE PAGINE DI...

«L'uovo del futuro» di PIERO BIANUCCI


Preludio verde


C’era una penombra umida tra gli alberi, ognuno classificato con il suo nome latino inciso su una targhetta di ottone. Da altoparlanti nascosti nei cespugli uscivano melodie ora cullanti ora ritmate, e talvolta si riconoscevano brani famosi: il Rondò alla turca di Mozart, la Patetica di Tchaikovski, la Pastorale di Beethoven. Le armonie sfumavano in uno stormire lieve di fronde: bastava fare qualche passo e la musica cambiava, a seconda della pianta. Nelle radure era tutto un brusio di suoni, un parlottìo di strumenti, come se un’orchestra si scaldasse prima di un concerto. Organi, clavicembali, violoncelli, contrabbassi, tromboni, flauti, corni, clarinetti, su una trama di arpeggi, percussioni cupe, sommessi e lontani tam-tam.
Rosalba Aulenti - capelli castani, un viso graziosamente paffuto con fossette sulle guance, la lunga gonna ondeggiante - non era mai stata in un Orto Botanico Musicale. Un vialetto la condusse alla piccola casa di legno che ospitava gli uffici. Bussò. Le rispose un fischio modulato. Provò a schiudere la porta: «E’ permesso?»
«Herein, bitte!»
La giovane donna varcò la soglia con passo esitante. Dietro una scrivania ingombra di carte vide un cinquantenne ossuto.
«Il professor Claudius Abbado?»
«Claudius Abbado junior in persona, Fraulein... Fraulein?»
«Rosalba Aulenti.»
«Ja, Rosalba Aulenti. Giornalista, vero?»
«Inviata speciale del mensile Camelia.»
«Ja, la mia segretaria mi ha annunciato questa visita. Si accomodi, Fraulein.»
«Dunque saprà perché sono qui. Vorrei scrivere un articolo sul suo Istituto, il famoso Orto Botanico Musicale di Salisburgo.»
«Famoso forse è troppo... Certo, se tutto andrà bene, le ricerche che stiamo facendo potrebbero cambiare molte cose in agricoltura...»
«Ma la vostra è ricerca pura o applicata?»
«Entrambe le cose, Fraulein. Sono affascinato dalle teorie di biologia molecolare ma, sa com’è, è la prospettiva delle applicazioni pratiche a procurarci i finanziamenti. Forse nei prossimi anni la produzione agricola triplicherà proprio grazie ai nostri esperimenti... Pensi a che cosa significherebbe per i Paesi poveri! E poi... Ma questo è prematuro...»
«Accento tedesco a parte, lei parla un ottimo italiano, professore...»
«Diciamo discreto. Le mie origini sono italiane.»
«E musicali... Prima di chiederle questa intervista mi sono documentata, sa?»
«Ja, il mio bisnonno, Claudio Abbado senior, è stato uno dei più grandi direttori d’orchestra del secolo scorso.»
«Ricorda qualcosa di questo suo illustre antenato?»
«Certo. Nacque nel 1933. Suo padre, il mio trisnonno, Michelangelo Abbado, era violinista e aveva fondato l’Orchestra d’archi di Milano.»
«Il bisnonno era figlio d’arte, quindi...»
«Ja, il grande Claudio Abbado senior. Pensi: fu direttore stabile dell’Orchestra della Scala. Sotto la sua bacchetta hanno suonato anche i Wiener e i Berliner Philharmoniker...»
«Una vera dinastia musicale. Invece lei ha tralignato, è passato dall’arte alla scienza, dalla musica alla botanica.»

...CONTINUA
IN «L'UOVO DEL FUTURO»
di PIERO BIANUCCI
Simonelli Editore, pp.228, Euro 12,39